Ecco il potere dell'arte:
Muore Ray Manzarek dei Doors e io ci rimango davvero male
perché nel suono delle sue dita che battono sui tasti c'è gran parte della mia
vita!
I miei 18 anni sono in quel suono… serate in spiaggia
illuminate dalla luce di un falò, stanze buie e infinite e scoppi di passione improvvisi…
le ossa si allungavano, le esperienze indicavano la strada e i ricordi si
accumulavano raccontando i passi compiuti… ma c’era sempre la musica dei Doors
come colonna sonora… la musica di Manzarek, l’”architetto” dei Doors.
e quella musica ha sottolineato ogni passo, ogni sogno che moriva o che resiteva, ogni nuovo incontro,... e "Shaman Blues" è la mia preferità e "My wild Love" e "Spanish Caravan"... io a Los Angeles nel 2005 che cerco tracce dei Doors, tracce di un passato mai scomparso...
...e ora… c’è ancora quella stessa colonna sonora,
uguale a 20 anni fa, immutata nel tempo, imbattibile dal tempo… ma, stamattina,
ascoltandola aveva un qualcosa di diverso dal solito, di malinconico credo…
…ma forse è solo il sorriso un po’ amaro che il ragazzo di 18 anni che
sono stato sta sfoggiando per dare l’addio a Ray Manzarek e ringraziarlo per
averlo accompagnato fin qui:
ciao Ray… ora sei immortale anche tu!
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