quelle parole estratte da un tuo libro, che molto tempo fa avevo appuntato di fretta su di un foglio volante, sono riapparse all’improvviso, dal nulla, come se
l’universo le avesse conservate per me al riparo dai limiti della memoria:
-“Ho il
mal d’amore”
“Ti
passerà”
“…e se
non passa?”
E’
passato –
Leonardo Pieraccioni “Trent’anni, alta e mora”
Ho pensato al
silenzio che rimane subito dopo la fine
di una festa.
Il
crepitio dei ricordi dopo che lei (o lui) se n’è andata.
Il distacco da dove sei cresciuto, lontano da con chi sei cresciuto..
Voltarsi
indietro e avere un senso di vertigine per il tempo che passa.
Ingredienti
che, spesso, rischiano di velare la propria vita di malinconia, rischiano di
far cigolare gli ingranaggi della nostra esistenza per mancanza d’olio, quell’olio benedetto che si
estrae dall’entusiasmo di affrontare la propria quotidianità con lo sguardo
fiero.
…così
si abbassano gli occhi per non farsi leggere nell’anima, perché la nostra anima
è triste e ed è soprattutto a noi stessi che non piace: “Non guardatemi!”
“Ho il mal d’amore!”.
Ma
avere il mal d’amore significa essere vivi, essere maledettamente vivi. Quella
mancanza d’amore che si crede di patire in verità è uno dei modi migliori che
la Vita usa per farci sapere che noi abbiamo davvero vissuto.
Fa
male… all’inizio certo che fa male! Ma la risposta che cerchi la devi andare a prendere nel futuro, solo lì la puoi trovare e lei è già lì che t'attende.
"…e se non
passa?” E' passato, perché passerà, senza nessun dubbio… passerà e quando passerà dovremo
farci trovare nell’abito migliore che la nostra anima è capace d’indossare.
Resterà
il ricordo, forse resteranno i sospiri ma soprattutto resteremo noi con
nuove felicità de ricercare e nuovi mal d’amore da affrontare perché ogni attimo di vita ha la
sua luce e la sua ombra, non c’è soluzione a questo, è una delle leggi che regolano l'universo, ma proprio questo è la meravigliosa bellezza della vita.
Più o meno nel periodo in cui leggevo il tuo libro, iniziai a
scrivere i miei Comandamenti Personali, un piccolo decalogo da tenere a mente
sempre, soprattutto nei momenti di maggior bisogno. Al punto numero 5
scrissi:
05 Più è forte il dolore conseguente ad una perdita, più la
persona o la situazione persa è stata
importante per te. Devi riuscire a compiacerti di questo dolore perché significa aver
vissuto intensamente quella persona o situazione.
05.1 Non aver
mai paura di soffrire. Il dolore è necessario se vuoi essere felice.
5.1.1 Purtroppo ci si accorge
della felicità quando ormai viviamo lo stato di dolore, non apprezzando a fondo
il primo. Sta a te far sì che ciò non avvenga.
5.1.2 Cerca di godere appieno
ogni attimo della tua vita. Ti sei mai accorto/a che a volte non ti accorgi di
respirare? Cerca di goderti anche, e soprattutto, il tuo respiro.
Ti
saluto Leonardo Pieraccioni, attore, scrittore e regista insomma artista,
a te va il mio applauso perché bisogna sempre
ringraziare chi regala momenti di buonumore con la propria arte*.
Ti
abbraccio
K
PS ...e poi c'è un'altra tua frase che non scordo più:
"A volte ci sono tutte le stelle del cielo che ti remano contro"
PS ...e poi c'è un'altra tua frase che non scordo più:
"A volte ci sono tutte le stelle del cielo che ti remano contro"
*Senza
nulla togliere a tutti gli altri film,”I laureati” rimane il mio preferito in
assoluto….
Indimenticabile!
con un grasso Matteo Renzi. |
con un grande maestro d'arte: Francesco Guccini |
con "la" Laura Torrisi |
che bella questa foto! |
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