(SCRIVENDO IN PIENA
SINDROME DA PAGINA BIANCA)
Osservo il cielo e mi domando dove finisce la mia inesauribile ispirazione quando sembra esaurita…
Eccola la
temuta “sindrome da pagina bianca”:
stare minuti infiniti davanti a un foglio
bianco e più passa il tempo e più quel bianco sembra sempre più bianco… un
bianco soffocante senza via di scampo…
…e ogni cosa
che provo a scrivere sembra stupida, utile come carta igienica... eppure con la mia scrittura io ho creato universi...
ma
così è la vita… lo sanno i pianeti, lo sa il cielo e lo so pure io:
Fra il
mio dito e il tasto c’è una realtà da vivere: sveglie, corse contro il tempo,
persone da salutare e responsabilità da accettare, progetti da realizzare e problemi da risolvere… e la realtà conosce i trucchi per intrappolarti.
La "Sindrome da pagina
bianca" è uno stato mentale… ce l’ha anche chi non scrive. E' il momento in cui
non ti riesce nulla, in cui ti senti inutile.. eppure un giorno eri invincibile...
come diceva Edoardo Bennato?
“Un giorno credi di esser
Un giorno credi di essere giusto
e di essere un grande uomo
in un altro ti svegli e devi cominciare da zero”
e di essere un grande uomo
in un altro ti svegli e devi cominciare da zero”
...ma perché non può valere anche il contrario?
In Italiano "Chiedi alla polvere" di John Fante (imperdibile sia come libro che come film)
Io di "Sindrome da Pagina bianca" ne ho già vinte centinaia… mi hanno fatto soffrire, mi hanno atterrato e deriso… ma alla fine ho sempre vinto io… e ora conosco le ricette:
lascio passare pochi giorni poi
ci provo: mi isolo dal mondo, ascolto della musica che mi fa felice (sto ascoltando
i Placebo) e inizio a scrivere senza sosta, scrivo le prime
cose che mi vengono in mente, senza rileggere, senza correggere perché… il mondo saprà capire!
…e infatti… stasera ha funzionato!
...ma, se non dovesse funzionare, smetto, soffro ma non insisto
perché insistere acutizzerebbe solo la malessere e passo al secondo metodo, quello per le crisi durature:
perché insistere acutizzerebbe solo la malessere e passo al secondo metodo, quello per le crisi durature:
Esco nel mondo… passeggio... guardo il
cielo… sospiro… visito paesi nuovi… corro… incontro persone… evito di pensarci... vado alla ricerca di un'emozione.
All’inizio è difficile perché ho paura di …insomma… di non essere più felice… ma è proprio la paura che costruisce la diga fra me e l’ispirazione.
All’inizio è difficile perché ho paura di …insomma… di non essere più felice… ma è proprio la paura che costruisce la diga fra me e l’ispirazione.
Perito Moreno -Argentina |
Non c’è via d’uscita: dovrò tornare a
scrivere solo quando mi sarà leggero farlo il contrario è impossibile...
...le nuvole passano sempre.
Hai mai visto un temporale durare per sempre? No… i temporali non durano per sempre!
Hai mai visto un temporale durare per sempre? No… i temporali non durano per sempre!
SCRIVI SOLO QUANDO TI VERRÀ NATURALE
FARLO.
NON AVER PAURA DI NON ESSERE PIÙ FELICE.
La "Sindrome da pagina bianca" è
inevitabile se sei un artista.
Il buio è necessario per apprezzare la bellezza della luce.
“E’ stato meglio lasciarsi che non
essersi mai incontrati”
Fabrizio De Andrè "Giugno '73"
mi auguro di esserti stato utile
K
…e a pensarci bene i Placebo hanno scritto la
colonna sonora perfetta per il mio Blog:
...e per questa volta mi mostro mentre faccio la cosa che più mi riesce bene...
Grande Mr. K! Sei in grado di scrivere così bene i tuoi pensieri anche con la sindrome da pagina bianca! Ci voleva una pausa bianca...
RispondiEliminaby la tua ammiratrice