martedì 20 maggio 2014

Gabriele Muccino e il doppiaggio: come fare incazzare Selvaggia Lucarelli, i doppiatori e un popolo intero in una botta sola!

"Il doppiaggio ha impigrito il nostro pubblico (...)"

"Sarò costretto a vederei i miei film doppiati in italiano e dolorosamente e in silenzio perdere sfumature su cui ho lavorato per mesi"


"Chiedo troppo agli italiani" 

cit:
Gabriele Muccino
IL TESTO INTEGRALE DI QUANTO SCRITTO DA MUCCINO SI TROVA IN FONDO ALL'ARTICOLO

Ciao Gabriele 

se vuoi la rivoluzione ne devi fare parte.

Allora perché permetti il doppiaggio italiano dei tuoi film americani? Hai paura di fare 12500 euro al botteghino?
E' una regola generale di buonsenso:
chi ha le palle fa seguire le azioni ai propri pensieri, chi non le ha... si limita a scrivere un post polemico su Facebook.

Secondo la tua critica al doppiaggio io dovrei vedere il tedesco “Goodbye Lenin”, uno dei miei film preferiti, in lingua originale perché se non lo facessi sarei “triste, tetro; svogliatamente inerte o indolente; uggioso: un essere silenzioso e accidioso, che potrei rimanere per giornate intere disteso al sole senza fare un movimento”* ...insomma, pigro... e così? 


A me piacerebbe parlare tedesco ma purtroppo le uniche parole che conosco in teutonico sono nella formazione della Germania campione del mondo a Italia ’90... e secondo te dovrei arrogarmi la capacità di sorbirmi due ore di dialoghi in una lingua a me totalmente incomprensibile.
Goodbye Lenin” diverrebbe solo una fatica inutile, anche se sottotitolato.

...e io sono uno di quelli che i film in inglese se li vedrebbe anche in originale con i sottotitoli, perché amo la lingua di Albione, ma quante persone dopo una giornata di lavoro, si vedrebbero un film sottotitolato? Un'inezia. Rimarrebbero solo i cinefili, e invece di avere un'evoluzione culturale avremmo un'involuzione ancora peggiore di quella attuale. 
E' triste ma è così... e tu ne sei conscio... per questo non sarai l'incipit della rivoluzione che auspichi e farai doppiare "Father and daughters".

A proposito di incipit, seguendo il tuo teorema  quindi sarebbero inutili anche i traduttori di libri (anche se alcuni fanno davvero innervosire) perché “chissà cosa avrà voluto davvero dire il russo Dostoevkij in quella frase?” “…e  l’indiano Tagore?”.

Dostoevskij "I fratelli Karamazov" per la coerenza
(ma magari ci sono le note a margine)
Tu fai una critica precisa sugli svantaggi del doppiaggio rispetto all'originale, ma un'altra regola generale di buonsenso dice che qualsiasi ragionamento, che potrebbe avere anche un fondamento di validità, è del tutto inutile se espresso con arroganza!
...e le tue parole sembrano scritte da uno che si masturba osservando la propria foto o un proprio film, quello che si percepisce è appunto... spocchia: 
Io so’ er più, io so er mejo, aho… io me vedo li filme in lingua origginale, nun come voi fraciconi... e me faccio pure li selfi con Rassel Croue che è n’amico mio!
…insomma in un colpo solo hai fatto incazzare sia la maggior parte degli spettatori italiani che una categoria di ottimi professionisti (chi più... chi meno) quali sono i doppiatori italiani.


A proposito di lingue straniere Gabriele, cosa diavolo volevi dire quando hai scritto: “Tornando ad HER. E' un film a cui penso da due giorni. Se non l'avete visto, guardatelo. Ma solo con l'attitudine di leggere un bellissimo romanzo di Azimov e mai se non in lingua originale! Lasscerà un segno anche in voi, credo…"?
Estrapolo:
"…solo con l’attitudine di leggere un bellissimo romanzo di Azimov (Isaac suppongo, ma se volevi fare il figo l'originale russo è Ozimov n.d.a.) e mai se non in lingua originale!" 
Ma che è? Non significa nulla Gabriele! Non è che hai visto troppi film in lingua originale… e ora stai facendo un po’ di confusione con gli idiomi? 

Allora così dai ragione a Selvaggia Lucarelli: iniziamo a conoscere bene l'italiano e poi passiamo alle altre lingue

Ma sorge il dubbio che tu abbia saltato il primo punto perché, fra i vari errori, vengono i brividi a vederti usare l'inesistente avverbio "sconvolgentemente" in un testo in cui si ha la sensazione che tu ti stia ergendo culturalmente sopra le teste di un popolo intero!


 
Prima di salutarti ti propongo un titolo per il prossimo film "La ricerca dell'umiltà", ti piace?

...e non dimenticare che la possibilità di scelta è sempre qualcosa di meraviglioso, in ogni contesto:
"Oggi come me lo vedo "Fathers and Daughters" di Muccino in originale o doppiato?"... 
"...mi sa che non me lo vedo proprio!"

Con meno stima

K (uno a cui piace tantissimo vedere il "David Letterman show")

...eccoti Scarlett!

"Devo dire che la difesa della LIBERTÀ DI SCELTA degli ITALIANI è stata encomiabile!
Roberto Pedicini (doppiatore)

"...a parte che "Figlio di buonadonna" sul labbiale di "Son of gun" è troppo lungo" 
cit. una mia amica doppiatrice 


"Nei sottotitoli come si traduce -Qui casca l'asino-? -Here the donkey falls-?"
cit. Stefano di Modugno 

*Definizione di pigro o accidioso della TRECCANI



 Ecco la parte finale di quanto ha scritto Selvaggia Lucarelli... come darle torto (a parte Stefano Accorsi che a me piace molto)

“Muccì, ascolta. Bisogna che qualcuno te lo dica. In alcuni dei tuoi film "americani" il doppiaggio era meglio del film stesso. Molti grandi attori americani hanno elogiato il lavoro dei loro doppiatori italiani, uno per tutti Woody Allen col povero Lionello. Il doppiaggio è un servizio, non un obbligo. Chi non conosce l'inglese ne usufruisce, chi lo conosce no. Se ha voglia. I sottotitoli, per mio gusto personale, sono una grande stronzata. Se col doppiaggio perdi le sfumature della voce, con i sottotitoli perdi espressioni, reazioni, mimica. Ma è la mia opinione. Così come è mia opinione che certi grandi attori americani non abbiano necessariamente 'ste gran voci interessanti che ci vuoi far credere tu. E di sicuro ci saranno stati doppiaggi, nel nostro paese, fatti male, come film americani fatti male. Come certi tuoi film recitati male in italiano da attori italiani assai mediocri come Accorsi e la sua vocina stridula e gli urletti da castrato o certi tuoi film americani semplicemente brutti in lingua originale e non. Fossi un doppiatore, dopo queste dichiarazioni, lo farei doppiare agli amici tuoi, il tuo prossimo film. Oppure tira fuori le palle e porta nelle sale italiane i tuoi film in lingua originale. Non li snaturare, fa questo favore al tuo paese di caproni. Nel frattempo, ti riferisco il pensiero di Pino Insegno a cui ho chiesto stamattina un parere sulle tue dichiarazioni: "Muccino. Fai una bella riflessione. Magari servirebbe a te un bel doppiatore che renda fruibile quello che dici".

Woody Allen e Oreste Lionello ( per anni il suo alter ego italico)
p.s.
Io vorrei che uno dei pochi italiani che hanno la fortuna di fare cose importanti all'estero come Muccino scrivesse in un italiano migliore, per dire. Partiamo da qui, prima di trattare da provinciale chi conosce poco l'inglese. Partiamo dal preoccuparci di quanti italiani conoscono bene l'italiano, poi passiamo ai sottotitoli, al doppiaggio e compagnia bella.”


Per chi volesse farsi un'idea propria… ecco integralmente quel che ha scritto Muccino sull’arte del doppiaggio

16 MAGGIO

HER (e la questione del doppiaggio)
Ho visto solo ieri HER e l'ho trovato sconvolgente. Uno dei film più coraggiosi, originali, intelligenti mai visti. Ma non posso immaginare un film come Her, con la voce sublime di Scarlett Johansson di cui non vediamo mai il volto per l'intero film - ma la sua forza vocale e la sua recitazione è così dirompente e anche sconvolgentemente sensuale possa essere stata sostituita. Vedere in Italia Her doppiato dev'essere come vedere Modugno cantare Volare DOPPIATO in tedesco o Vittorio Gassmann e Mastroianni o Anna Magnani recitare DOPPIATI in Iraniano. Cosa resterebbe di loro? Delle loro incrinature, dei loro vezzi linguistici, delle frasi intraducibili, della verità delle loro parole, delle loro voci fantastiche....
Anche ammesso che i loro doppiatori austriaci fossero i migliori al mondo (ma aprirei una parentesi anche su questo dogma per cui i nostri doppiatori sono i migliori al mondo e nella quale gli italiani si sono crogiolati nella loro pigrizia e buco di conoscenza per almeno trent'anni), il doppiaggio, nonostante una grande e comodissima, troppo comoda convenzione, ha impigrito il nostro pubblico facendogli credere che la voce di Al Pacino o Marlon Brando o Wody Allen o De Niro o Sean Penn o Russell Crowe o Di Caprio o Merryll Streep ecc ecc ecc all'infinito, fosse esattamente quella che loro sono cresciuti ascoltandoli e persino amandoli. Ma quale parte di loro hanno amato? Per tornare alla metafora iniziale è come se un tedesco ascoltasse Alberto Sordi parlare in tedesco doppiato e pensasse sinceramente che quello è ALBERTO SORDI. Vengono i brividi. Bullshit. Non si cambierà mai nulla finchè, forse col tempo, attraverso Apple TV, iTunes's, Sky etc, la gente inizierà, spero non troppo lentamente, a fruire film in lingua originale sottotitolati e a comprendere, forse, il mio pensiero che non è certo avverso ai doppiatori, ma alla cultura della fruizione cinematografica in Italia. All'inizio sarà non facilissimo ma in due settimane di persistenza sarete tutti a bordo di questa nuova esperienza. 
E la fruizione dei film in lingua originale, insegnerà ai nostri attori le infinite sfumature della recitazione, distante da una cronaca radiofonica come i film doppiati per la maggioranza con budget troppo bassi e alla velocità della luce.
Ho doppiato anche io io i miei film americani in Italia. Perché altrimenti nessuno sarebbe entrato in sala a guardarli. Doppiati bene con un gradissimo direttore del doppiaggio. Ma sarebbe disonesto dire che la Ricerca della Felicità visto in italiano è lo stesso che visto in inglese. Ha comunque perso almeno il 40 percento, forse più, e solo perché a differenza degli altri registi stranieri, l'ho seguito passo passo dirigendo addirittura i doppiatori con l'aiuto di Mario Cordova, grande professionista del doppiaggio. E', come ho detto, un vizio, una pigrizia culturale. E deve partire dalle TV e dai computers che ci danno l'opzione di guardare i film in lingua originale sottotitolati per poi prepararci ad affrontare film nelle grandi sali abituati a leggere e seguire lo schermo in simultanea. E' assolutamente possibile, e ogni Festival Internazionale, a parte le anteprime con il cast in sala in Italia, applica questa regola aurea. 
Tornando ad HER. E' un film a cui penso da due giorni. Se non l'avete visto, guardatelo. Ma solo con l'attitudine di leggere un bellissimo romanzo di Azimov e mai se non in lingua originale! Lasscerà un segno anche in voi, credo...

A proposito delle sfumature, dozzine e dozzine, che si perdono durante il doppiaggio di un film, eccone un esempio.
Nel mio ultimo film, Jane Fonda dice a Russell Crowe in modo affettuoso e quasi materno "You son of a Gun". Come si traduce in italiano? Io no lo so davvero perché quella espressione viene dall'America dei pionieri che si sono fatti strada anche a colpi di pistola. Lo tradurranno "Figlio di una buona donna". E' culturalmente la stessa cosa? No. c'è una distanza storica, culturale, in cui si intravedono sentieri polverosi, praterie e la storia di un Paese fatto di conquiste di individui che hanno costruito la propria esistenza. Una distanza culturale, siderale che mai verrà colmata. 
So pero' che se il film uscisse, è un'utopia per ora, lo so, al cinema in lingua originale sottotitolata, lo spettatore leggerebbe "Figlio di una buona donna" ma non perderebbe nello stesso istante l'espressione "Son of a gun" e avrà allora, sì, una fruizione davvero completa e a 360 gradi del film. 

Ma forse agli italiani chiedo troppo. 


19 MAGGIO


Ho proprio alzato un polverone. Volevo parlare del compromesso del doppiaggio e di quanto sottragga a moltissimi film sfumature, intonazioni, sospiri...e le mie parole sono diventate una battaglia contro i doppiatori?! Signori del doppiaggio vi lascio le armi e l'arena. Io continuerò a vedere i film come sono stati diretti, recitati e concepiti e voi resterete fieri di trasformarli con la presunzione di migliorarli! Io mi sono costretto per amor di conoscenza e cultura ad abituare ed educare la mia vista a leggere e guardare lo schermo in simultanea con i sottotitoli, e credeteci, se non ci fossi riuscito tanto facilmente- tutti gli obiettivi richiedono perseguimento- nel mondo i film sottotitolati non esisterebbero da decenni. I doppiatori italiani, figli dei figli di un'altra cultura, hanno pensato per decenni di sostituirsi con successo alla voce dei più grandi attori del mondo facendogli anzi un favore! Saluto la categoria di cui fanno parte anche miei stretti parenti, comunque, autoreferenziata, con cui sarò costretto come in passato a lavorare pur di proiettare i miei film per grandi platee nel nostro Paese che non hanno la minima idea di che voce abbia Merryll Streep o Marlon Brando o Tom Cruise- ma poco importa, no? sostituire ad un corpo una voce non sua, non e' certo cosa che si nota!! - e' come doppiare Mastroianni con Ward. Ma degli attori americani o francesi, che credete di conoscere e amare, 
conoscete in verità' solo il guscio. 
Ho appena finito il mio ultimo film con Russell Crowe ed un cast fantastico. Sarò costretto a vederei i miei film doppiati in italiano e dolorosamente e in silenzio perdere sfumature su cui ho lavorato per mesi insieme gli attori che anche l'esibizionista evidentemente senza pace, opinionista (aggiungo insicura perciò' aggressiva) blogger, (giornalista?, conduttrice?) e non so cos'altro, Lucarelli avalla. Forse cambiando voce al suo corpo potrebbe addolcirsi e pacificarsi anche lei nei suoi blog! forse potremmo avere un mondo migliori se ognuno avesse un doppiatore che ne stemperasse le attitudini aggressive! Comunque Lucare', di cui sento il nome ogni tanto ma non so nemmeno che viso tu abbia, ma che considera intercambiabili con un altro viso o un'altra voce gli attori e arriva ad insultare anche quelli con cui ho lavorato, forse si addolciscira' e migliorera' anche lei con un buon doppiatore che l'aiuti a navigare nel rispetto degli altri. Lucare' ha velenosamente e ridicolmente dichiarato i miei attori americani peggiori dei loro doppiatori ( Lucare' io non ti conosco- a parte che mi chiami "Mucci'", quindi "Lucare'" ti sta benissimo, ma cosa c'è che ti rende così superficialmente sicura di avere la verità' in tasca? Will Smith fu candidato all'Oscar per la sua performance in uno dei miei film.. ma sono dettagli che per un arrogante come te che insulta per esistere, va tutto bene. Questo è il rispetto che hai per il mio lavoro e ho conosciuto il pensiero degli intoccabili doppiatori e del terrore degli spettatori che per scelta potrebbero vedere anche al cinema come si muove e parla Brad Pitt o Di Caprio. Ma ne dubito.
La pigrizia e' sempre il giaciglio più' comodo!

Evviva l'Italia del futuro dunque!



GM

10 commenti:

  1. Personalmente invece sono dalla parte di Muccino. Quello che sfugge alla Lucarelli e al commento qui è che esiste una terza via tra originale e doppiato: originale con i sottotitoli in lingua italiana. Ha perfettamente ragione Muccino quando dice che attaccare la voce di un altro, per quanto bravo, sul corpo dell'attore è comunque impoverire la recitazione stessa. C'è poco da fare. Io quando posso guardo i film e le serie TV in originale con i sottotitoli; all'inizio sarà difficile seguirli, ma pian piano ci si abitua.
    Anzi, nel caso di una serie tv o di un film siamo anche in vantaggio perché possiamo provvedere con i sottotitoli: non potremo mai leggere un'opera letteraria straniera e ricevere gli stessi identici spunti che ne ha chi può leggere quella stessa opera in lingua originaria. Proviamo solo a pensare Dante in inglese o vediamo il trattamento che da noi ha l'intraducibile Alice nel Paese delle Meraviglie.

    RispondiElimina
  2. Conosco molte, troppe, persone che piuttosto di vedere un film sottotitolato fanno altro, ma ne conosco altre (molte meno) a cui piace vedere film in lingua originale o sottotitolati... ma perché negare la scelta a ognuno di vedere un film o simili come più pare e piace? Perché? Sarebbe triste! ...e in poche parole pare che sia quello che vorrebbe fare Muccino!

    A me piace moltissimo leggere libri con il testo originale a fronte, per farne un paragone, ma non tratto come un uomo di Cro-Magnon chi preferisce leggere un libro solo tradotto in italiano.
    ...e in poche parole pare che sia quello che ha fatto Muccino!

    RispondiElimina
  3. C'è poco da far: Muccino ha completamente ragione

    RispondiElimina
  4. ...se ha così ragione perché non fa uscire il suo film con i sottotitoli e basta?

    Se vuoi la rivoluzione ne devi far parte! ...altrimenti è meglio tacere che fai più bella figura!

    RispondiElimina
  5. @SteCheRide Che banalità, scusami. Ovvio che non può farlo, ma non glielo permetterebbero nemmeno i produttori del film, anche se volesse farlo. Questo però non significa che abbia torto o che non possa permettersi di esprimere un'opinione in merito! (e vedi te se mi ritrovo di nuovo a difendere Muccino sulle cui capacità registiche ho più di qualche dubbio).

    RispondiElimina
  6. @Mario scusami se mi autocito:
    "qualsiasi ragionamento, che potrebbe avere anche un fondamento di validità, è del tutto inutile se espresso con arroganza!" ...ed è in dubbio che Muccino abbia fatto percepire solo arroganza!

    RispondiElimina
  7. Che boiata incredibile...allora non potró mai leggere orwell Shakespeare flaubert o Fitzgerald perché non li leggo in lingua originale...muccino dovrebbe pensare più a far film che possono esser definiti tali e a non prendersela col doppiaggio che é l'ultimo dei suoi problemi

    RispondiElimina
  8. e dopo questo dichiariamo morto l'italiano ...grammaticalmente parlando.... se devi sparare merda sugli altri fallo almeno scrivendo e coniugando correttamente!!!

    RispondiElimina
  9. Premetto che Muccino a me non fa impazzire, peró da italiana trapiantata in Portogallo dove i sottotitoli sono all'ordine del giorno, vi posso assicurare che, dopo essersi abituati a leggere e guardare il film allo stesso tempo (sí, é possibilissimo, é solo una questione di pratica) i film in lingua originale sono tutta un'altra cosa. Non é vero che si perdono espressioni facciali, reazioni e mimica, come ho detto le due cose insieme sono assolutamente fattibili. Che c'entra poi che alcuni doppiatori non hanno voci interessanti??? Quel che conta é come recitano. Infatti mi son sempre chiesta (quando ancora non mi passava per l'anticamera del cervello che un giorno mi sarei trasferita all'estero) come gli italiani potessero dare un giudizio dei film stranieri nominati agli oscar. Se la voce del doppiaggio non é quella dell'attore, come si fa a dire se ha recitato bene o meno? Mica la recitazione é solo espressione mimica e facciale, per me, é soprattutto vocale, ma questo ´il mio parere personale. Io in Italia non riesco piú a vedere film doppiati. Non si tratta di snobbismo, mi sono semplicemente adattata ad un metodo che alla fine, nella mia modestissima opinione, é meglio del doppiaggio. Non é necessario conoscere una lingua per vedere i film in lingua originale. Per me il problema fondamentale é che in Italia non mi danno la possibilitá di scegliere...i film al cinema sono solo doppiati, quelli originali sono pochi e devi andarli a trovare col lanternino. In casa solo se hai sky forse riesci a vedere qualche film e serie non doppiate.Si potrebbero accontentare entrambe le parti, ma forse non conviene a tutti. Dopo tutte le batoste prese nella mia vita ho imparato un cosa: Mai giudicare qualcosa che non si conosce, o situazioni in cui non si é passati. E credimi Ste, non basta vedere il David Letterman show per far pratica . Io mi auguro che venga data la possibilitá a chi vuole di vedere un film in linuga originale o doppiato. Poi se vogliamo guardare anche il lato educativo allora vi posso assicurare che i paesi in cui i film non sono doppiati la pronuncia delle persone che parlano inglese é molto migliore rispetto a quella dei peasi in cui i film sono doppiati. Addirittura si impara a capire se il personaggio proviene dal nord o dal sud dell'America, se viene dal Galles o dalla Scozia, insomma scusate ma secondo me col doppiaggio si perdono molte sfumature. Comunque io amavo la voce di Ferruccio Amendola :)

    RispondiElimina
  10. Se tu dici: "La Juve ha vinto il campionato meritatamente e giocando un calcio meraviglioso nonostante il bellissimo campionato di Roma e Napoli" avrai un effetto positivo; se invece dici "La Juve spacca il culo perché siamo i più forti del mondo a tutti e romani e napoletani ce la possono solo sucare" ne avrai un altro... pessimo.

    Ecco... Muccino ha scelto la seconda strada... impedendo la rivoluzione culturale!

    RispondiElimina

...E TU... COSA NE PENSI?

..LA TUA OPINIONE E' IMPORTANTE!

Si prega di firmare i commenti (anche solo con il nome) e di rispettare le idee altrui! Gli insulti verranno bannati.