Nella Giornata della Memoria penso al romanzo “Il bambino dal
pigiama a righe” di John Boyne e poi penso a a quei simpatici nostalgici del
nazismo e del fascismo:
...e mi domando:
cos'è
che sfugge a chi oggi inneggia all'ideologia nazista o fascista?
Cos'è
che non hanno capito di quel che è successo?
Non è difficile pensare che essi siano persone estremamente
infelici, impaurite dalla realtà e che cercano e purtroppo trovano nemici su cui
sfogare la propria rabbia in idee, fedi
religiose, colori della pelle diversi dai propri... in gusti sessuali, tradizioni, mestieri,
sorrisi, libri, sogni che non rientrano nel loro ridotto schema
mentale... senza capire che il vero nemico è dentro di loro,
esattamente nella propria rabbia.
I simpatici nazisti che l'Europa appoggia nel Governo ucraino |
...e in contrapposizione a essi penso a “Il bambino dal pigiama a righe” che è il pugno nello
stomaco a tutti noi, nessuno escluso... perché Bruno e Shmuel sono
entrambi figli nostri.
Bruno
e Shmuel sono solo due bambini e a loro due non importa se uno
è figlio di un ufficiale nazista e l'altro è di famiglia ebrea, e
non gli importerebbe nemmeno se uno fosse di Tel Aviv e l'altro di
Gaza... e se qualcuno cercasse di spiegargli la differenza fra stare da una parte o dall'altra loro gli farebbero notare quanto sia
stupido solo pensare una cosa simile.
...perché
Bruno e Shmuel sono bambini e quando giocano a loro non gliene frega niente della futili questioni da grandi, il gioco è una cosa troppo seria per stare a guardare
queste stupidate... sarebbe solo tempo sottratto la divertimento.
A loro non importa nulla se sono a destra o a sinistra del filo
spinato, da una parte o dall'altra del muro che li separa... anzi per loro è
impossibile capire il concetto di muro...
PER
I BAMBINI E' IMPOSSIBILE CAPIRE IL CONCETTO DI MURO... se non come
qualcosa da superare...
“Il
bambino dal pigiama a righe” è un capolavoro dell'umanità e la mia copia la voglio dedicare a Bruno di Berlino e Shmuel di Tel Aviv e a Mohamed di
Gaza, a Jane di New York e a Niccolò di Milano, a Ciro di Napoli e a
Matyas che vive in un campo Rom e aanche tutti i bambini ai quali è stato, è e sarà impedito di giocare
insieme a causa dell'idiozia degli adulti atta a cancellare ogni
bellezza puerile dalle loro anime...
la dedico ai bambini di tutto il mondo perché per loro ritrovarsi
dall'altra parte del filo spinato messo dagli adulti sarebbe solo un gioco.
Una scena terribile! |
Bruno
e Shmuel chiedevano solo di poter giocare e la follia degli adulti
non glielo ha permesso ritorcendosi contro chi quella follia l'aveva
concepita... perché alla fine i colpevoli sono le prime vittime
delle loro azioni.
“Tutti
coloro che dimenticano il proprio passato sono costretti a riviverlo”*
non
dimentichiamolo e...
leggete "Il bambino dal pigiama a righe", soprattutto se avete inspiegabili nostalgie nazifasciste
...vi fa bene!
K
Primo Levi
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