"In genere scrivo così e non sto a pensarci, ma quando spedisco è come una piccola parte di me che se ne va nelle mani di qualcuno lontano chilometri e chilometri, che si chiederà che cxxx sta succedendo o magari userà la mia lettera come carta igienica." -- John Lennon
Ho iniziato a leggere "Una pace perfetta" di Amos Oz perché cercavo un libro che mi potesse aiutare ad approfondire l'astiosa questione fra Israele e Palestina, ebbene...
...con il libro di Oz ho fallito nel mio intento perché non c'è nessun accenno alla Palestina ma ha aperto nuove porte come quella dietro cui si celava la natura, la quotidianità e l'origine dei Kibbutz israeliani ma anche la porta dietro la quale c'è il punto dei vista di un israeliano sugli israeliani, i sionisti e gli ebrei.
sono stato nella tua città, Catania, e la prima persona che ho incontrato uscendo dall'areoporto è stata un imbolsito nonché adirato Ignazio La Russa (e se non era lui era il suo sosia perfetto), non so con chi ce l'avesse di preciso ma era davvero incazzato!
Non ho nemmeno fatto in tempo a riavermi dai pensieri angusti che l'ex Ministro mi aveva provocato che mi si è avvicinato un autoctono di bassa statura, carnagione scura e con una profonda cicatrice che dalla guancia destra arrivava fino al collo che ha insistito per appiopparmi un santino di Padre Pio in cambio di un'offerta libera da 3 euro... non appena gli ho fatto presente la mia lontananza dalle religioni monoteisiste e che il frate di Pietralcina non ha la benché minima influenza sulla mia anima si è allontanato alquanto scocciato bofonchiando nell'idioma locale qualcosa a me d'incomprensibile.
Ecco Carmen... questo è come Catania mi ha accolto la prima volta che sono giunto in Sicilia... non un degno benvenuto oserei affermare!
Tutti gli esseri umani sono importanti per la causa dell'Universo ma alcuni di noi lo sono di più: gli Artisti, perché abbelliscono la vita degli altri con la loro fantasia... ed ecco che una di
quei Grandi Geni dell'arte ha deciso di lasciarci..
…ci lascia un po’ più tristi…
…ci lascia un po’ più
poveri…
…ci lascia un po’ più soli...
perché l’arte riempie la
vita di ognuno di noi, è la compagna che accarezza la nostra quotidianità… e
Robin è ed è stato un grandissimo artista, un
attore emozionante e commovente per la bellezza che sapeva emanare…
…io l’ho amato...
…io l’ho ammirato…
...nelle risate che facevo
quando ero solo un mocciosetto davanti alla televisione a guardare “Mork e
Mindy”…
in ogni suo film perché la
sua presenza è sempre stata una garanzia di qualità…
...e poi…
...e poi quel film… quella fonte d’ispirazione che per me è tutt'ora “L’attimo fuggente”,
ma soprattutto lui nelle vesti del professor Keating, perfetto, bellissimo, una
scintilla divina che illumina il mondo.
Fin dalla prima volta che lo vidi mi
sconvolse l’anima e pensai che solo Robin Williams poteva essere Keating … da quel giorno illusoriamente inscindibili!
Ora mi dicono che è morto,
è morto Keating,
è morto Mork,
è morto Mrs Doubtfire
è morto un pezzo d’arte,
è morto Robin Williams e
io qui a sperare che si tratti del solito fake di merda che annuncia la morte
di qualcuno…
E’ l’una e 38 ora italiana
del 12 Agosto 2014, notte di luna calante, ho appena finito di scrivere la mia
incredulità.
Apro una bottiglia di grappa
e…
brindo a te Robin,
brindo a te “Oh capitano
mio capitano”
che hai deciso di privarci
della tua arte .
K
"E' strano quando fumi marijuana e poi guidi, procedi lento, sorridi mentre il vento ti scompiglia i capelli e i finestrini non sono nemmeno aperti" R.W.
“Cazzo è proprio Steve Jobs!” ho esclamato nel vedere il “selfie” scattato
a Rio de Janeiro dall’utente di Reddit “TheHorseSizeDuck” con la didascalia
“Steve Jobs a Rio, vivo”:
sembra quasi innegabile
che nell’immagine sia ritratto proprio il deus ex-machina di Apple scomparso nel 2011, l’uomo
che insieme a Bill Gates ha rivoluzionato la vita dell’umanità.
Per le grandi inchieste culturali di K… Che fine hanno fatto LE LOLLIPOP?
Come dimostrare che certi personaggi spacciati
per Grandi Artisti non siano altro che meri prodotti commerciali con poca qualità, utili solo per far guadagnare qualche migliaio (a volte centinaia) di
euro a cinici business-man per
poi essere accantonati senza nessuna pietà quando non si è più utili alla causa
del denaro diventando vittime abbandonate costrette a fare i conti con le proprie illusioni e con il
proprio destino.
Oggi è uno di quei giorni felici, è il giorno in cui andrò in libreria per scegliere e acquistare i libri da portare in viaggio.
Una libreria è un mondo in cui la realtà si annulla per creare universi dove tutto diventa possibile, il tempo si dissolve, mi perdo nell’odore senza età delle pagine, non sono più lì, sono ovunque, sono in ogni libro che sfioro e...
iniziano gli incantesimi...
Se a breve vi capiterà di recarvi in quell’universo magico per scegliere cosa leggere "sotto l'ombrellone" e vi serve qualche indicazione…
L’ho apprezzato perché stimo chi sceglie e chi si appassiona.
Credo che vivere voglia dire schierarsi apertamente. Chi vive veramente non può permettere che altri scelgano per lui e per lei. Invece l’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò stimo chi sceglie.