E’ morto Hugo Chavez… il
presidente del Venezuela.
Non chiedetemi cosa io pensi di questo personaggio politico perché non l'ho ancora capito:
“discepolo” di Fidel Castro,
“amico” di Mahmud Ahmadinejad e nemico giurato di George W. Bush, no-global, dalla
parte degli ultimi della terra, per i diritti omosessuali, cristiano, seguace di Simon Bolivar (sognava l’unificazione di Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador e Bolivia
nella Grande Colombia).
Chavez è stato un sognatore. Ha sognato un Venezuela più equo e più giusto, libero dall'analfabetismo e dalla povertà, ma la storia c’insegna che per realizzare il sogno socialista c'è bisogno di uomini inflessibili... insomma Chavez è stato soprattutto un dittatore.
Il rapporto di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani in
Venezuela nel 2012 è sconcertante, mentre il tasso di omicidi e fra i
più alti del mondo (ogni 2 ore vengono ammazzati 5 venezuelani)
forse se vivessi in Venezuela ne sarei oppositore perché per me
prima di ogni cosa ci sono i diritti civili, imprescindibile è la libertà d’espressione, ma io vivo in Italia
e a volte l'ho ammirato per essere alternativo a un sistema capitalista avido e
cieco ai bisogni reali dell’umanità.
L'indimenticabile discorso contro Bush
"Ti aspetto nella selva ... ASINO!"
...mentre altre volte l’ho detestato, come ad esempio dopo aver letto il sopracitato rapporto di Amnesty International.
Ognuno giudichi secondo la
propria coscienza e ai posteri l’ardua sentenza.
Per saperne di più sulla sua vita il link migliore rimane: http://it.wikipedia.org/wiki/Hugo_Ch%C3%A1vez
Non ho letto il rapporto di Amnesty (la delinquenza presente in Venezuela comunque non sgnifica nulla, in quanto è un problema proviene da lontano), ma so per certo che Chavez a differenza dei dittatori di orgine socialista e non, ha sempre ritenuto la libertà di espressione un DIRITTO. Tanto che in Venezuela si è sempre potuto votare in maniera democratica e gli oppositori non sono mai stati perseguitati (casomai lo fu lui quando fu arrestato in seguito ad un colpo di stato militare sobillato dagli Usa) Ha sempre espresso il concetto secondo il quale la libertà non esiste se una persona non è messa nelle possibiltà di poterla vivere. Nel senso che puoi dare qualunque libertà ad un poveraccio che nasce nell'indigenza, ma la sua situazione già di per se costituisce la più solida delle catene.
RispondiEliminaMauro Mura