Era
il 1942 e c'era la guerra.
C'era
Keiko che aveva 12 anni e viveva a Seattle.
E
c'era Henry Lee che aveva anche lui 12 anni e viveva a Seattle.
Lei aveva gli occhi a mandorla perché era americana di origine giapponese ma della lingua nipponica non conosceva nemmeno una parola.
Anche lui aveva
gli occhi a mandorla perché era americano di origine cinese,
e girava
con un distintivo con su scritto "Io sono cinese"
per non essere scambiato per giapponese, perché il Giappone era nemico degli americani.
Poi i giapponesi attaccarono, Pearl Harbor bruciava ancora e i pazzi dicono che in guerra
tutto è lecito...
così anche gli Stati Uniti ebbero i loro "bei" campi di concentramento dove
internare i giapponesi residenti sul suolo americano...
uomini, donne, bambini, anziani, tutti deportati lontano dalla costa orientale perché, chissà, per evitare che fra loro si nascondesse qualche spia, quindi meglio tenerli d'occhio. Non
li uccidevano come facevano i nazisti con gli ebrei (a meno che
qualcuno non si fosse agitato troppo), ma comunque privavano innocenti della
libertà recintandoli con quel filo spinato tanto caro ai potenti del
mondo.
Keiko
fu strappata da Seattle, da casa sua, dalla sua vita e da... Henry
Lee, il suo migliore amico, che era cinese e quindi era dalla parte
dei buoni... anche se per qualcuno, cinese o
giapponese erano entrambi da disprezzare in quanto stranieri.
Ecco che non
c'era più Keiko... bensì un enorme vuoto nella vita di Henry
Lee...
di quei vuoti capaci di trasformare l'amicizia in amore,
vuoti che
non ti lasciano più in pace e tornano a risplendere di bellezza e nostalgia anche a distanza di decenni perché...
"cerco
di non vivere nel passato ma è il passato che vive in me".
“Il
gusto proibito dello zenzero” di Jamie Ford, un commovente romanzo
d'amore che ci racconta di come un sentimento forte possa sbaragliare
le barriere erette dal Tempo, dalla stupidità del razzismo, dalle
incomprensioni familiari e dalla Storia che cancella dalla Memoria
dell'Umanità fatti che per i vincitori è meglio dimenticare.
Era il 1942, c'era la guerra ma c'era anche il jazz di Sheldon e Oscar Holden che suoneranno
in ogni pagina la loro musica meravigliosa che avrebbe fatto da
colonna sonora alle vite di Keiko e Henry Lee, unendoli per sempre.
K
Il vero Hotel Panama a Seattle |
immagini della deportazione giapponese negli Stati Uniti
durante la Seconda Guerra Mondiale:
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