Ciao
Vasco
qualche
giorno stavo conversando con uno dei miei migliori amici,
si parlava di come ci sia meno tempo per fare quel che ci pare,
di come il tempo stia diventando un bene sempre più prezioso e quindi di come io e lui ormai ci si veda poco nonostante lo voglia di frequentarsi sia immutata,
discorsi velati da una splendida nostalgia di un'epoca che fu e che non è più...
ed è così che il mio amico (un tuo vecchio fan come me) mi ha detto citandoti
“Non sono gli uomini a tradire ma i loro guai”…
si parlava di come ci sia meno tempo per fare quel che ci pare,
di come il tempo stia diventando un bene sempre più prezioso e quindi di come io e lui ormai ci si veda poco nonostante lo voglia di frequentarsi sia immutata,
discorsi velati da una splendida nostalgia di un'epoca che fu e che non è più...
ed è così che il mio amico (un tuo vecchio fan come me) mi ha detto citandoti
“Non sono gli uomini a tradire ma i loro guai”…
sono
rimasto affascinato come se fosse la prima volta che sentissi quelle parole…
come
se solo in quell'istante io ne
avessi capito il vero significato...
mi sono reso conto che mai
come prima quelle parole mi erano appartenute:
eccomi camminare per le strade che allontanano il corpo ma non l'anima.
eccomi camminare per le strade che allontanano il corpo ma non l'anima.
Eppure quella frase l'avevo cantata decine di volte…
eppure
io ero fra gli 80.000 di quel 4 Luglio 2003 a San
Siro dove tu facesti l’amore con noi e noi con te in un’orgia di
pura energia. La musica ci entrò nel petto e l’atmosfera
s’incendiò dal primo attimo in cui tu entrasti sul palco spargendo
nell'aria le parole di "Credi davvero".
…noi
avevamo l’età in cui si ha ancora il controllo totale del tempo...
mentre tu eri la nostra colonna sonora perfetta, cantavi le nostre bellezze e ci consolavi dei nostri guai, gli amori sbagliati di un soffio, le porte chiuse di scatto…
mentre tu eri la nostra colonna sonora perfetta, cantavi le nostre bellezze e ci consolavi dei nostri guai, gli amori sbagliati di un soffio, le porte chiuse di scatto…
...sono
passati "appena" 11 anni da quel giorno e i nostri guai
oggi si chiamano responsabilità inevitabili, la prima consapevolezza del tempo che si sbriciola fra le mani e un mondo attorno a noi che
fino poco fa aveva il volto molto meno serio...
mentre tu esci con l'ennesimo nuovo singolo "Come
vorrei", una canzone che, purtroppo, sembra uguale a mille altre
tue canzoni, un testo che (perdonami!) sembra scritto giusto perché
dovevi scrivere qualcosa da pubblicare (lo so che non ne hai bisogno
ma questa è la sensazione!)...
CLICCA
QUI PER IL VIDEO UFFICIALE DI "COME VORREI":
"tu
che ne sai, tu dice che per te l'amore è così.
Sei
scappata da giovane e ormai sei qui.
Sarebbe
molto più semplice per te se non fosse così,
solo
quando piangi ti ricordi che son qui"
Potrei
apprezzare la finezza di chiudere la rima alternata con le stesse
parole per richiamare la medesima situazione... ma sembra un testo
più adatto a essere cantato da Cristina D'Avena o peggio ancora... da Checco dei Modà, che da chi ha scritto "Sally", "Gli spari sopra" oppure "Cosa c'è", racconti di poesia, di rabbia o anche solo di storie...
e invece, ascoltando "Come vorrei" e tutte le canzoni che hai inciso da "Il Mondo che vorrei" in poi, ho la forte e triste sensazione che non hai più altro da aggiungere alla tua Carriera e che con questa produzione artistica eccessiva e superflua stai solo evitando di accettare la legge cosmica che prevede che dopo l'apice c'è sempre il declino!
e invece, ascoltando "Come vorrei" e tutte le canzoni che hai inciso da "Il Mondo che vorrei" in poi, ho la forte e triste sensazione che non hai più altro da aggiungere alla tua Carriera e che con questa produzione artistica eccessiva e superflua stai solo evitando di accettare la legge cosmica che prevede che dopo l'apice c'è sempre il declino!
la vibrazione di ogni grande amore, anche di quello artistico, continua a oscillare ancora a lungo prima di dissolversi.
Insomma... era il 1993 e io c'ero, come poi ci sono stato molte altre volte, quasi ovunque in Italia...
ora, però,
mi faccio bastare il ricordo "stupendo" di un Vasco che fu e che non è più,
sempre con quel desiderio di poter rimpiangere la tua presenza
come solo le Leggende meritano di essere rimpiante...
...chi lo sa Vasco, forse tu sei innocente e sono io a sbagliarmi,
perché se anni fa dicevo: "Vasco non va spiegato ma solo ascoltato"
ora pretendo un motivo per fare qualsiasi cosa, che vuoi farci...
eh già... forse è così...
ma alla fine non mi sento tradito da te perché,
come tu mi hai insegnato,
"Non sono gli uomini a tradire ma i loro guai
e tu avrai i tuoi buoni motivi (o i tuoi guai) per uscire con queste canzoni inutili ai fini della tua Favolosa Storia ma che, purtroppo, m'impediscono di rimpiangerti!
Ti abbraccio forte e con tanto affetto... comunque
K
Qualche Vasco d'annata che è sempre un piacere:
Una foto del concerto del 2003 (io sono il faccione imberbe in primo piano) |
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