“Come
falene vaghiamo nel mondo attratti dalla luce.
Ogni persona che incontriamo sulla nostra strada è un
messaggio per noi, un insegnamento raggiungibile solo attraverso la reciproca
conoscenza.
Al "Bar di K" si entra per andare oltre ciò che l'anima mostra al mondo.
Al “Bar di K” c’è una gran luce perché si entra per
brindare alla vita.
Al “Bar di K” ogni falena è benvenuta perché ognuno di
noi è un messaggio, ognuno di noi può essere luce.”
Stasera al “Bar di K” c’è Giuseppe Lisi, Kitesurfer.
Quando si siede al mio tavolo, sul
palco gli Smiths stanno suonando
"This charming man".
Ordiniamo da bere, io una birra "Flying dog Gonzo Imperial Stout" e lui un Mojito... oggi al “Bar di K” è in servizio Penelope Cruz, futura “bond
girl”.
Da subito mi accorgo che Giuseppe ha
gli occhi che guardano lontano e anche senza parole potrebbero raccontarti di
orizzonti da raggiungere a cavallo di un’onda, stretto a un aquilone.
"Come sei arrivato qua?" gli chiedo mentre Penelope
appoggia le nostri ordinazioni sul tavolo. "Grazie sospiro ispanico".
"Seguendo il vento, vedi K, noi kitesurfer non abbiamo altra scelta
che dirigerci dove c'è corrente, siamo cacciatori
di vento"
Sorrido compiaciuto “Vi rendete
conto che siete alla continua ricerca di
qualcosa d’inafferabile!”
“Infatti, a volte capita di rimanere sulla spiaggia a maledire la bonaccia… ma quando riusciamo a catturarlo diventiamo
tutt’uno con la natura. Hai mai volato? Non intendo con un aereo ma tu stesso
con il tuo corpo.”
“No
mai” gli dico mentre avviciniamo i nostri bicchieri per brindare alla vita.
“Ecco,
il Kite surf ti permette di volare,
il sogno dell’umanità, una volta che hai imparato a saltare con la tavola hai la
sensazione del volo.”
“Significa che voi kitesurfer non
avete nulla da invidiare al volo dei
gabbiani”
“Esatto K… quando sei in acqua … sei
solo con la natura, e ti fondi con il vento. In quel momento comprendi di far
parte di un tutto molto più grande della tua esistenza… come un gabbiano per l’appunto.
“Come hai iniziato a praticare
kitesurf?”
“Ci sono momenti della vita in cui
la tristezza o anche solo l’apatia ti dominano e in quel momento devi scegliere
come uscirne. C’è chi sceglie l’indifferenza subendo la realtà oppure, che so, chi
decide di far finta di nulla assumendo droghe di varia natura… io ho scelto di
avere nuovi stimoli grazie al kite. E’ stata una spinta per affrontare la vita
anche senza vento perché, nonostante il Kite sia uno sport solitario ti apre al
mondo, alle esperienze e agli incontri.”
Io intanto termino il primo boccale
di birra e ne ordino uno nuovo… “Un altro
giro per me Penelope, ti ringrazio”.
“Chi sei oggi Giuseppe?”
"Uno che è pronto a spiccare il volo
perché, dopo due anni e mezzo di pratica, mi sento pronto per aprire le ali.
Sono un kitesurfer, cioè quello che incontri in
bicicletta sulla strada fra Tarifa e
Lisbona, un solitario che è in pace
con il mondo." mi risponde con parole di fierezza.
“Dove andrai ora?”
“Non lo so e non m’importa, ora sono
qui con te, più tardi sceglierò da che vento farmi trasportare.”
…e le parole sgorgano come un fiume
in piena, come solo il vento può soffiare.
Quello che sono riuscito a capire è che il kitesurf ha dato a Giuseppe un continuo nuovo livello da raggiungere e poi da superare per poi mostrargliun nuovo orizzonte da desiderare.
Quello che ho capito è che Giuseppe ha preso ciò che sta imparando grazie al Kitesurf per applicarlo alla vita di tutti i giorni... forse elevandolo come essere umano, sicuramente dandogli quella spinta in più che serve a vivere e non a esistere soltanto!
Quello che sono riuscito a capire è che il kitesurf ha dato a Giuseppe un continuo nuovo livello da raggiungere e poi da superare per poi mostrargliun nuovo orizzonte da desiderare.
Quello che ho capito è che Giuseppe ha preso ciò che sta imparando grazie al Kitesurf per applicarlo alla vita di tutti i giorni... forse elevandolo come essere umano, sicuramente dandogli quella spinta in più che serve a vivere e non a esistere soltanto!
Da dietro il bancone Penelope mi fa cenno che il “Bar di K” sta per chiudere... è ormai quasi semivuoto.
Morrisey e i suoi
compagni stanno suonano la loro ultima canzone della serata “Bigmouth strikes again”.
Sta per calare il sipario.
u
Giuseppe Lisi si alza e mi ringrazia
per la serata, dice che ha un appuntamento con la prossima folata.
Ma prima che se ne vada lo abbraccio come si fa fra fratelli di vita perché... un abbraccio avvicina i cuori, sia fisicamente che spiritualmente, per questo ci rende migliori.
Ma prima che se ne vada lo abbraccio come si fa fra fratelli di vita perché... un abbraccio avvicina i cuori, sia fisicamente che spiritualmente, per questo ci rende migliori.
Lo guardo allontanarsi e uscire dal “Bar
di K”.
Rimango solo ma ho voglia di brindare ai gabbiani che conoscono la libertà solo come certi poeti possono conoscere.
Ho voglia di brindare alla vastità del mare e a coloro che sognano di domarlo osservando la direzione del vento.
Alzo il boccale...
Rimango solo ma ho voglia di brindare ai gabbiani che conoscono la libertà solo come certi poeti possono conoscere.
Ho voglia di brindare alla vastità del mare e a coloro che sognano di domarlo osservando la direzione del vento.
Alzo il boccale...
“Non voltarti mai ogni volta che ti allontanerai.
Buona fortuna Giuseppe!
La tua vita è una pietra preziosa lanciata nel tempo,
verso il cuore del tutto…
Fanne buon uso!”
K
NB Ogni riferimento a cose o persone realmente esistite è puramente casuale, frutto di fantasia e comunque è in nome dell'arte!
La mia bevanda per questa seraIl Libro che ho scelto per Giuseppe Lisi è "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer da cui il film "INTO THE WILD" di Sean Penn |
HO AVUTO IL PIACERE DI IMMAGINARE DI AVERE AL "BAR DI K"
Penelope Cruz |
The Smiths |
bello!!!!
RispondiEliminarosalina
Quanta emozione! Sembra un pò come aver volato anch'io... grazie Giuseppe per aver condiviso il tuo cuore e grazie a te K, che sai descrivere così bene la vita...
RispondiEliminaAle