sabato 28 giugno 2014

MORGAN DAL VIVO A MONZA: un chimico della musica, un feticista della sperimentazione (senza menzionare X-Factor e Asia Argento)

"Il mondo è così privo d'amore che io ho disimparato ad odiare"



Forse passare una serata con Morgan significa risvegliarsi nudo sul ponte dei leoni a Monza senza sapere perché. Essere fra il pubblico a un suo concerto non avrà la stessa conclusione ma è comunque un’esperienza sorprendente.

Non lo ascoltavo dal vivo dai tempi dei Bluvertigo, dal 1904 credo, e ho approfittato del Brianza Rock Festival per tornare a questa buona abitudine.
Nonostante fossi preparato a trovarmi di fronte a un virtuoso dell’arte musicale… a fine concerto non ho potuto fare a meno che applaudire a piene mani e tornare a casa con un sorriso di compiacimento che non accenna ad attenuarsi nemmeno stamattina.


Sono le 23, Morgan entra in scena di soppiatto e inizia a deliziare la platea (sognavo da sempre di scriverlo) con suoni che mi hanno ricordato i Goblin, Battiato o i King Crimson, dimostrando di essere un chimico della musica, un feticista della sperimentazione e un amante della vita (dal punto di vista artistico).

Sono in 5 sul palco ma ognuno suona almeno 3 strumenti, l’effetto è spesso psichedelico e in alcuni momenti rimpiango di aver smesso di fumare le canne. 
Gli applausi non si lesinano: 
suona “Sonno”, un vecchio inedito dei Bluvertigo o forse la canzone esclusa non senza polemiche da San Remo, poi la meravigliosa “Altrove” e l’immortale “L’assenzio”; suona Gaber e Beethoven come se avesse scritto le canzoni con loro… e forse l’ha fatto davvero.
Fra una sigaretta e una sorsata di “Morgato” (il moscato di Morgan), Morgan interagisce con il pubblico come se si fosse amici da sempre… e forse lo siamo davvero.


Nell’euforia del concerto penso che lui sia un genio piegatosi ai cachet della TV per poi poter essere libero di vivere la propria arte e la propria poesia senza schemi precostituiti, senza dover compiacere nessun altro se non sé stesso, la propria follia artistica e quindi l’anima dell’universo; 
ecco la libertà! Quella sensazione che si percepisce nel vedere un concerto di Morgan… a vedere Morgan li sul palco che si eccita… che gode mentre suona, mentre canta… mentre vive.


E’ mezzanotte è mezza, l’ora delle streghe e della magia. Come volevasi dimostrare siamo ancora tutti vestiti e sembra che il concerto possa durare per tutta la notte... ma finisce all’improvviso, perché con Morgan nulla è scontato. 
Il sorriso di gioia inizia a fecondarsi, grazie a tutti, grazie a Monza, grazie a Leonardo da Vinci, grazie addirittura alla giunta comunale e un grazie sarcastico a Berlusconi... e mentre ci racconta di Leonardo da Vinci..

...l’incantesimo svanisce… inizia a piovere!

Unica nota stonata: purtroppo, forse a causa dei temporali che ultimamente imperversano sulla Brianza, erano presenti solo due o trecento persone… ma beati i presenti!

Appendice lieta e doverosa per il Brianza Rock Festival, una manifestazione musicale che si svolge all’autodromo di Monza dal 27 al 29 Giugno e che è gratuita… ripeto GRATUITA! Solo per questo meriterebbe la presenza. Inoltre si esibiscono artisti di tutto rispetto come i Lacuna Coil, i Marlene Kuntz (oltre a band emergenti e a Morgan) e quindi lo spettacolo è garantito.

K

PS Con orgoglio sono riuscito a parlare di Morgan senza mai citare X-Factor, le droghe e nemmeno Asia Argento... ops... l'ho appena fatto!




Morgan in un live di repertorio
 Varie epoche dei Bluvertigo



 Il bel ponte dei leoni a Monza



5 commenti:

  1. bella recensione,ero tra i pochi(ma buoni :D ) ieri sera,fradicia e gelata!Fa piacere che altri abbiano percepito la magia,pensavo di essere tornata bimbaminchia all'improvviso!!
    Piera

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  2. Oh no tranquilla! Morgan purtroppo è un artista sottovalutato... troppo sottovalutato! ...ma forse qualche colpa ce l'ha anche lui!

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  3. mmmmhhhh....cosa faccio, lo scrivo o non lo scrivo?? No dai, troppo facile. Per questa volta ti grazio! Anzi, vi grazio!

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  4. Marco è un genio, io quasi 40 enne l'ho scoperto dopo averlo conosciuto in tv, anzi lo avevo conosciuto "bigiando" al parco di Monza ai tempi delle superiori. Lui era un genio già allora, ma era troppo avanti anche per me. Ho avuto anche il piacere di parlare con lui, cosi, lui è Marco ingabbiano dentro Morgan, mentre vorrebbe essere altrove, genio assoluto, ci vorrebbe qualcuno che lo amasse al tal punto lo accompagnasse lontano, per riprendersi quella vita che resta chiusa nella sua casa tra oppio e solitudine. Aver fatto ascoltare una registrazione di lui 14 enne dimostra la sua voglia di essere Marco.

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