A Fabio Volo (lettera numero 2): Charles Bukowski e l'arte di non arrendersi

(Gli Aforismi di Bukowski sono alla fine della lettera... se t'interessano solo quelli... li trovi lì)

Ciao Fabio

mi è venuto in mente di scriverti  per la seconda volta dopo aver letto il tuo esilarante "Tweet" (ancora rido)sull'incapacità del Pd:

...ma se ti scrivo è per parlarti di un altro nostro amico comune e per sfogarmi. 
...ma se ti scrivo è perché, FORSE, quel che sto vivendo da un punto di vista creativo potrebbe capitare anche a te, se non ti è già accaduto!
E' un periodo in cui mi sembra di aver smarrito l'ispirazione, scrivo poco; tutti gli avvenimenti di attualità mi lasciano quasi indifferente e, a differenza del solito, sembra che io voglia raccontare quel che penso solo a poche persone invece che all’umanità intera.

Insomma... mi sento quasi come in quella frase di Bukowski tratta da -Confessioni di un codardo-: “Ero confuso, ma non ero infelice. Non ero cattivo. Solo che non riuscivo a ricavare niente da quello che avevo intorno.” ...e per uno come me, che soffre molto quando la vena artistica si chiude, non è il massimo della vita...anzi! Mi comprendi Fabio?

Così oggi ho pensato che l'unica soluzione sarebbe stata rileggermi quel che scrissi tempo fa su come vincere la "Sindrome da pagina Bianca"...
...ma poi:

in una libreria del centro ho scelto a caso un fottuto libro di poesie del divino Bukowski ed eccoti “Rotola i dadi”:

"Se hai intenzione di provare, fallo fino in fondo. Altrimenti non cominciare neanche."
(...ecco la prova che sono i libri a scegliere noi... non viceversa)

Dopo aver letto questa frase ho iniziato a "vomitare" parole. Parole inconsapevoli. Ho iniziato a battere sui tasti in modo famelico… fregandomene dell’universo... fregandomene se qualcuno le avrebbe mai lette.

Eh già…  FALLO FINO IN FONDO! Ho continuato a ripetermi questa frase all'infinito perché di questa frase avevo bisogno, perché ormai che ho iniziato a scrivere... non voglio smettere... mai!

...e lentamente, con l'aiuto della poesia altrui, ho quietato la mia "ansia da prestazione" e ho compreso che nell'arte come nella vita:

avrò altre pause di riflessione e momenti di “Depressione letteraria”, ma sarà la volontà a non arrendersi a fare la differenza. 
Con i giusti ingredienti di talento, tenacia e direzioni azzeccate... potrò decuplicare i miei lettori e vincere battaglie impensabili... ma se non riuscirò nel mio intento uscirò di casa, da solo, e andrò a riflettere e sotto il cielo migliore scriverò solo per me. Scriverò per la luna e poi infilerò le mie parole in una bottiglia e l’affiderò al vento, ridendo la risata perfetta perché vorrà dire che non mi sarò arreso!

Vedi Fabio, forse in questo periodo sto scrivendo meno perché è Estate e d’estate la poesia perfetta la puoi trovare solo uscendo nel mondo, cercandola negli occhi delle persone che s’incontrano perché, come disse Bukowski: "La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto."

...ma qual che sia il motivo... è così... non sto scrivendo un cazzo, pochissimo, e mi agito ma... nonostante tutto... vivo! ...e Bukowski è lì per dimostrarmelo!

Forse è per questo che è meglio che pubblichi in fretta quanto sto scrivendo, altrimenti rischio di cancellare tutto e tornare a tormentarmi artisticamente.

Ti saluto perché voglio regalare a te e a chi leggerà queste righe la meravigliosa “Rotola i dadi”  e qualche frase  indimenticabile dell'immortale Dio della Poesia, nonché nostro amico comune, Charles Bukowski… 

Ti abbraccio Fabio

che l'estate t'illumini

K

Lettera non riletta!

TROVA LE DIFFERENZE

PS Voglio ricordare che Bukowski scrisse la poesia che io reputo la più bella poesia che sia stata scritta, "IL CUORE CHE RIDE" e di cui ho già parlato qui: http://levisionidik.blogspot.it/2013/08/poesia-per-unamica-il-cuore-che-ride.html

Mi piacerebbe sapere secondo te, invece, qual è la più bella poesia mai scritta! 

NB Piccola critica... ho sentito la tua interpretazione di "Il cuore che ride", per l'appunto... Fabio... falla sparire... è terribile! (TANT'E' VERO CHE NON LA PUBBLICO)

con Sean Penn e Madonna

ROTOLA I DADI

Se vuoi provarci,
fallo fino in fondo.
Altrimenti non iniziare.
Se vuoi provarci,
fallo fino in fondo.
Ciò potrebbe significare
perdere ragazze, mogli,
parenti, lavori
e forse la tua mente.
Fallo fino in fondo.
Potrebbe significare
non mangiare per 3 o 4 giorni,
potrebbe significare
gelare in una panchina nel parco,
potrebbe voler dire prigione,
potrebbe voler dire derisione,
scherno, isolamento.

L'isolamento è il regalo.
Tutti gli altri sono
per te una prova della tua resistenza,
di quanto realmente desideri farlo.
E lo farai,
nonostante il rifiuto
e le peggiori avversità.
E sarà meglio di qualsiasi altra cosa
tu possa immaginare.
Se vuoi provarci,
fallo fino in fondo,
non ci sono altre sensazioni
come questa.
Sarai solo con gli dei
e le notti
arderanno tra le fiamme.
Fallo.
Fallo.
Fallo.
Fino in fondo. 
Fino in fondo.
Guiderai la vita fino alla
risata perfetta.
È l'unico buon combattimento che c'è.

AFORISMI DI CHARLES BUKOWSKI

- Il problema è che le persone intelligenti sono piene di dubbi mentre le persone stupide sono piene di sicurezza.

- La bellezza non è niente, non dura. Sei fortunato tu a non esser bello, ché se a qualcuno piaci così, è per qualcos'altro

- L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.

- Tante volte uno deve lottare così duramente per la via che non ha tempo per viverla.

- La gente è sempre più spenta,bloccata nel capire,illusa di pensare. E' sempre più 

vuota,stanca di vedere,incapace di sentire.

- C'erano i sogni. C'era la realtà. C'era lei che li faceva incontrare.

- Certa gente non impazzisce mai...che brutta vita devono fare.

- L'ho sempre detto: quando arrivi a farti odiare, sai che stai facendo bene il tuo lavoro.

- Genio è l'uomo capace di dire cose profonde in modo semplice

- Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.

- Se mai dovessi parlare di amore e di stelle uccidetemi.

- Nonostante l’immagine che do, anch’io ho un cuore."