martedì 7 maggio 2013

Giulio Andreotti: Il divo e i segreti d'Italia (che ora saranno ancora più inaccessibili)

Giulio Andreotti
 
tu muori e a me viene in mente una frase tratta dal “Faust” di Johann Gothe:

Ma allora chi sei tu, insomma? -Sono una parte di quella forza che eternamente vuole il male ed eternamente compie il bene-“

Una frase spaventosa ma che descrive alla perfezione la tua storia perché il bene e il male sono due concetti molto relativi.

Cos'è è il bene? Cos'è il male Giulio?

…tu te ne vai lasciandoci a rivendicare la verità davanti al tuo portone chiuso. 
Un portone immenso, ricoperto di gomma e oro, intarsiato con bassorilievi inquisitori, gargoyle e bafometti, un portone minaccioso dietro al quale si cela la secolare storia della penisola italica.


Ci puoi ancora sentire Giulio? Noi siamo ancora in attesa davanti all’uscio dei tuoi peccati e pretendiamo la rottura del sigillo sui Segreti di Stato:

chi ha fatto esplodere il cielo sopra la stazione di Bologna?  Quali demoni volavano nei cieli di Ustica sulla stessa rotta del DC9? Chi sono i burattinai che hanno deciso la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino? 
Hai mai letto l’agenda rossa di Borsellino?
Perché dalla sua prigionia Aldo Moro, ormai rassegnato al suo triste destino, ti scrisse: 

"Tornando poi a Lei, on. Andreotti, per nostra disgrazia e per disgrazia del Paese (che non tarderà ad accorgersene) a capo del governo, non è mia intenzione rievocare la grigia carriera. Non è questa una colpa. Si può essere grigi, ma onesti; grigi, ma buoni; grigi, ma pieni di fervore. Ebbene, on. Andreotti, è proprio questo che Le manca. Lei ha potuto disinvoltamente navigare tra Zaccagnini e Fanfani, imitando un De Gasperi inimitabile che è a milioni di anni luce lontano da Lei. Ma Le manca proprio il fervore umano. Le manca quell'insieme di bontà, saggezza, flessibilità, limpidità che fanno, senza riserve, i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo. Lei non è di questi. Durerà un pò più, un pò meno, ma passerà senza lasciare traccia."

e… potrei andare avanti ore, giorni … secoli ad elencare le risposte disattese perché tu avevi molto più di 94 anni!

Tu, Andreotti, lasci chiuso il tuo portone e ti porti all’inferno (o chissà dove) le chiavi delle oscure stanze del potere.


Mai nessun silenzio farà così tanto rumore, e Aldo Moro si sbagliava: tu passerai alla storia, perché TU hai fatto la storia ma, mi spiace Giulio, il tuo nome verrà ricordato come L’IMPERDONABILE, perché tacendo hai salvato il peggior marciume italiano e ci hai negato la verità. (dubito che tu abbia lasciato un memoriale)

Peccato Giulio… potevi aspettare altri 3 giorni e morire anche tu il 9 Maggio, come Aldo Moro.. come Peppino Impastato… invece hai preferito avere una data tutta tua ma... è una scelta vana perché tu sarei per sempre inscindibile dai loro nomi!

sorrido beffato, sospiro e

che tu abbia ciò che ti meriti Giulio

K




"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. E' per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore."

Peppino Impastato







Nel 2003 Giulio Andreotti è stato giudicato colpevole per mafia ma il reato era caduto in prescrizione... ricordiamo che prescrizione non significa assoluzione




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