Si
racconta che i funerali di Umberto Eco furono fra i migliori che un
essere umano potesse desiderare...
si
dice che giunsero a migliaia per rendere omaggio a chi
aveva arricchito l'anima dell'umanità con il suo pensiero illuminato e con libri di somma fattura.
Alle
esequie presenziarono delegazioni da Alessandria, Torino e Bologna,
da Oxford e da Nimenga in Olanda, perfino da Porto Alegre in
Brasile e dal Chiapas in Messico.
Non
mancarono i familiari, gli amici e i colleghi e soprattutto fu lieta la presenza dei
suoi allievi, non solo coloro a cui aveva insegnato, ma tutti quelli che si erano cibati delle sue parole e pure chi ne avrebbero tratto giovamento in futuro.
Qualcuno
giurò di aver visto Guglielmo da Baskerville e Adso da Melk sedere a
un tavolo all'aperto di un bar di piazza Castello, e innalzare due
bicchieri di whisky al cielo quando passò il feretro.
Altri
dissero di aver incontrato Dylan Dog e Groucho Marx soffermarsi
davanti allo studio del semiologo, a pochi metri dal Castello Sforzesco, dove si stava tributando il solenne
saluto al Professore.
Ma
se si fosse guardato con attenzione fra la folla presente, si sarebbe riconosciuto Andrea
Pazienza fumare una sigaro in disparte, oppure si sarebbero notati
Casaubon, Belbo e Diotallevi confabulare sottovoce; invece Simone
Simonini fece molta attenzione a camuffarsi fra i presenti per rendersi irriconoscibile, ma nemmeno lui volle mancare.
Berengario
da Arundel e Malachia da Hidesheim furono scelti come rappresentati
del monastero de “Il nome della rosa”
C'è
chi afferma di aver intravisto Jaques de Molay affacciarsi da una
delle finestre del Castello e chi di aver udito sospirare Baudolino in una dei
saloni della dimora sforzesca.
Furono
avvistati anche James Joyce, Blaise Pascal e Tommaso d'Acquino...
silenziosi ma quasi sorridenti per la gioia di poter aver
l'eccezionale eloquenza di Eco tutta per loro.
Fu
quasi una festa in onore della bibliografia e della letteratura,
un
inno per questo Professore di semiologia che della sua Arte
letteraria aveva fatto una spada da brandire contro le tenebre
della ragione.
Addio
Maestro e grazie per avermi insegnato a pormi domande e ricercare risposte.
K
Per una cronaca un po' più veritiera:
Guglielmo da Baskerville e Adso da Melk |
Il figlio di Umberto Eco |
Elisabetta Sgarbi de "La nave di Teseo", casa editrice recentemente fondata da Eco |
Benigni con la famiglia di Eco |
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