Su
Facebook Gabriele Muccino critica aspramente il cinema di Pasolini,
tranne poi cancellare il post che, purtroppo per lui, è ormai
immortalato in screenshot vari:
Gabriele
ognuno
è libero di sostenere la propria opinione, ci mancherebbe altro... ma
lo spessore delle persone si vede anche dalle opinioni espresse.
Leggendo
le tue parole sul Pasolini regista si viene colti da un totale senso
di smarrimento... proprio così: uno si chiede “...ma per quale
cazzo di motivo Muccino (avessi detto Fellini...) attacca un Gigante della Cultura Italiana proprio nell'anniversario della
sua tragica quanto misteriosa morte?”
...e
la risposta che giunge spontanea (quindi non farcene una colpa) è...
“Perché si crede il migliore... er più! ...e vuole rubare la scena in ogni situazione”.
“Perché si crede il migliore... er più! ...e vuole rubare la scena in ogni situazione”.
Quel che lascia perplessi non
è tanto il tuo “J'accuse” alle qualità registiche di Pasolini, per carità possono piacere o meno... ma bensì,
l'arrogante superiorità che si percepisce nelle tue parole,
un'arroganza che ormai non si fatica ad associare al tuo nome.
Ogni
tua parola sembra grondare saccenza, quasi come se alla lista dei
Grandi Maestri del cinema che citi, tu fossi tentato di aggiungere il
tuo nome...
"...Visconti, Sergio Leone, Petri e.... Muccino"
"...Visconti, Sergio Leone, Petri e.... Muccino"
mentre
ti si legge sia ha la fastidiosa sensazione che tu scriva tutto
questo per dirci che tu sei meglio di Pasolini... perché è questo
il messaggio che arriva, caro!
Quello
che fa arrabbiare è che l'opera cinematografica di Pasolini venga svilita da uno ci
ha appena “deliziato” con il videoclip de “L'estate addosso”
di Jovanotti, che voci di corridoio sostengono venga trasmesso
quotidianamente nei centri di cura della stitichezza (sia il video che la
canzone).
...ma la cosa più divertente (si fa per dire) è che le stesse parole che tu dedichi al Pasolini regista sembrano
ritagliate perfettamente su di te:
“Ho
sempre pensato che (...) fosse fuori posto, anzi, semplicemente un
non regista che usava la macchina da presa in modo amatoriale, senza
stile (Pasolini
senza stile? Mah! n.d.a.),
senza un punto di vista meramente cinematografico sulle cose che
raccontava”.
...e
infine, la tua ciliegina sulla torta è incolpare PPP delle miserie del
cinema odierno...
“Il
cinema pasoliniano aprì le porte a quello che era di fatto l'anti
cinema in senso estetico e di racconto. Il cinema italiano morì da
lì a pochissimi anni...”
...miseria
della quale tu fai parte viene istintivo pensare a questo punto.
Ma
dimmi Gabriele non è che tu non hai capito il cinema di Pasolini
ed è per questo che non riesci ad apprezzarlo?
Capita
sai? ...non è altro che la favola de “La volpe e l'uva” di
Esopo... una storia antichissima.
Pensa che a me è successo con
“Cent'anni di solitudine “ di Marquez...
Del
resto il cinema di Pasolini non è facile... non è fatto di storielle stile "L'ultimo bacio"... ha significati molto
più profondi, criptici e ha uno stile del tutto particolare, fuori
da ogni schema cinematografico, è più vicino a uno
Jodorowsky che a un Vanzina o a un Muccino.
Conosci
Jodorowsky? O nemmeno lui è all'altezza?
Gabriele,
ora ti saluto perché ho perso fin troppo tempo dietro al tuo abnorme
Ego... ma ascolta, ogni tanto un bagno di umiltà non ha mai fatto
male a nessuno... specialmente a chi da l'impressione di essere uno
che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando a se
stesso che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando
a se stesso che si masturba pensando a se stesso che si masturba
pensando a se stesso che si masturba pensando a se stesso... dopo aver girato un film!
Ciao bello
K
PS Un'ultima domanda Gabriele... ma perché poi hai cancellato il tuo post? Cosa dicevamo a proposito dello spessore delle persone e delle opinioni espresse?
http://www.blogdicultura.it/muccino-critica-pasolini-come-se-balotelli-criticasse-baggio-45661.html
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