mercoledì 4 novembre 2015

Ecco perché Muccino che critica Pasolini ha fatto arrabbiare tutti

Su Facebook Gabriele Muccino critica aspramente il cinema di Pasolini, tranne poi cancellare il post che, purtroppo per lui, è ormai immortalato in screenshot vari:


Gabriele
ognuno è libero di sostenere la propria opinione, ci mancherebbe altro... ma lo spessore delle persone si vede anche dalle opinioni espresse.
Leggendo le tue parole sul Pasolini regista si viene colti da un totale senso di smarrimento... proprio così: uno si chiede “...ma per quale cazzo di motivo Muccino (avessi detto Fellini...) attacca un Gigante della Cultura Italiana proprio nell'anniversario della sua tragica quanto misteriosa morte?”
...e la risposta che giunge spontanea (quindi non farcene una colpa) è... 
“Perché si crede il migliore... er più! ...e vuole rubare la scena in ogni situazione”.


Quel che lascia perplessi non è tanto il tuo “J'accuse” alle qualità registiche di Pasolini, per carità possono piacere o meno... ma bensì, l'arrogante superiorità che si percepisce nelle tue parole, un'arroganza che ormai non si fatica ad associare al tuo nome.
Ogni tua parola sembra grondare saccenza, quasi come se alla lista dei Grandi Maestri del cinema che citi, tu fossi tentato di aggiungere il tuo nome...
"...Visconti, Sergio Leone, Petri e.... Muccino"
mentre ti si legge sia ha la fastidiosa sensazione che tu scriva tutto questo per dirci che tu sei meglio di Pasolini... perché è questo il messaggio che arriva, caro!

Quello che fa arrabbiare è che l'opera cinematografica di Pasolini venga svilita da uno ci ha appena “deliziato” con il videoclip de “L'estate addosso” di Jovanotti, che voci di corridoio sostengono venga trasmesso quotidianamente nei centri di cura della stitichezza (sia il video che la canzone).



...ma la cosa più divertente (si fa per dire) è che le stesse parole che tu dedichi al Pasolini regista sembrano ritagliate perfettamente su di te:
Ho sempre pensato che (...) fosse fuori posto, anzi, semplicemente un non regista che usava la macchina da presa in modo amatoriale, senza stile (Pasolini senza stile? Mah! n.d.a.), senza un punto di vista meramente cinematografico sulle cose che raccontava”.

...e infine, la tua ciliegina sulla torta è incolpare PPP delle miserie del cinema odierno...
Il cinema pasoliniano aprì le porte a quello che era di fatto l'anti cinema in senso estetico e di racconto. Il cinema italiano morì da lì a pochissimi anni...

...miseria della quale tu fai parte viene istintivo pensare a questo punto.

Ma dimmi Gabriele non è che tu non hai capito il cinema di Pasolini ed è per questo che non riesci ad apprezzarlo?
Capita sai? ...non è altro che la favola de “La volpe e l'uva” di Esopo... una storia antichissima. 
Pensa che a me è successo con “Cent'anni di solitudine “ di Marquez... 
Del resto il cinema di Pasolini non è facile... non è fatto di storielle stile "L'ultimo bacio"... ha significati molto più profondi, criptici e ha uno stile del tutto particolare, fuori da ogni schema cinematografico, è più vicino a uno Jodorowsky che a un Vanzina o a un Muccino.
Conosci Jodorowsky? O nemmeno lui è all'altezza?

Gabriele, ora ti saluto perché ho perso fin troppo tempo dietro al tuo abnorme Ego... ma ascolta, ogni tanto un bagno di umiltà non ha mai fatto male a nessuno... specialmente a chi da l'impressione di essere uno che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando a se stesso che si masturba pensando a se stesso... dopo aver girato un film! 

Ciao bello
K


PS Un'ultima domanda Gabriele... ma perché poi hai cancellato il tuo post? Cosa dicevamo a proposito dello spessore delle persone e delle opinioni espresse?



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