venerdì 13 febbraio 2015

Il Festival di San Remo di Carlo Conti? Piatto come la scollatura di Conchita Wurst!

Fin'ora ben pochi si salvano dalla pochezza artistica del Festival di San Remo targato Carlo Conti... e se la rassegna canora sanremese è considerata da sempre lo specchio della musica italiana c'è poco di che compiacersene.

Mi si chiederà "Allora perché guardi Sanremo se non ti piace?" 
e io risponderò "Ma come faccio a sapere che non mi piace se non lo guardo?"
Quindi... pronti... via!

Dove sono i cantanti stile Daniele Silvestri o Subsonica che di solito alzano il livello artistico medio compiacendo anche l'ambiente uderground?
Zero! Tutto è appiattito sulla normalizzazione dei talent show e sulla canzone d'amore che non ha nulla di nuovo da dire:

i testi delle canzoni di questa edizione sono di una banalità imbarazzante... 
"Sei tutto quel che voglio", "Niente è per sempre"...
e così il testo di Platinette e Grazia Di Michele sembra (e sottolineo sembra) eccezionale e quello di Biggio e Mandelli addirittura rivoluzionario.
Non c'è nulla di cui meravigliarsi visto che ben tre canzoni sono di Francesco "Kekko" Silvestre dei Modà, uno che sembra scrivere canzoni come le scriverebbe un quattordicenne onanista che sogna l'amore della vita e nell'attesa di incontrarlo impara a memoria tutti i video di youporn!


Volete che parli male di Moreno che nessuno ha ancora capito perché è famoso? 
Dei Soliti Idioti che fanno il verso a Cochi e Renato senza essere Cochi e Renato?
Dei Dear Jack considerati le nuove stelle del rock italiano? ...e ho detto tutto dell'idea del rock che abbiamo in Italia... a me ricordano più i Gazosa che i Litfiba.
Volete che parli male di Alessandro Siani che non fa ridere nemmeno se lo ascolti dopo aver fumato un etto di marijuana? Perché il problema non è Siani che scherza sul bambino grasso ma che la sua battuta non faceva ridere e quindi è diventata offensiva!
Troppo facile parlare male di loro (ma non solo loro) quindi non lo farò... mi chiedo solo chissà per quale motivo gente senza talento significativo calchi un palco così importante.
Bhò, forse è colpa mia che non li capisco.

...e poi come non citare Lady Tata che si ripropone con una canzone scritta da Checco Silvestre (di cui sopra) come se non ci fosse già bastata "Muchacha"... 
"Ok ragazzi mi arrendo, ma basta così vi prego!" implora la musica!
"Arrivateci voi a 50 anni come la Tatangelo" cit. @sognivendolo
Ogni Festival presta il fianco alle critiche ma questo sembra mettercela tutta per essere il peggiore:
mandare Conchita Wurst in onda dopo mezzanotte, ad esempio, sa tanto di "mandate a letto i bambini (e i Giovanardi) che se no poi come glielo spieghi?";

spacciare il collegamento con Samantha Cristoforetti dallo Spazio come "diretta" quando invece sul sito della N.A.S.A. era presente già da 4 ore;
sono solo due esempi dei molti che si possono fare delle tante cose che potevano essere gestite meglio.
...insomma, un Festival piatto come la scollatura di Conchita Wurst! (cit. la Susy)

Chi si salva dalla mediocrità imperante? 
Pochi, molto pochi.
Forse Irene Grandi o Nina Zilli... ma nulla di entusiasmante. 
A me piacciono Malika e Marco Masini
...comunque io tifo per Raf a prescindere perché almeno lui canta con la bronchite... e una scusa ce l'ha!

Chi ha già vinto è Rocco Tanica, un genio dell'umorismo, uno dei migliori musicisti italiani; proprio per questo è lecito domandarsi cosa c'entri lui con tutta le miserie artistiche di questo Festival di San Remo... non riesco a credere che lui possa aver scelto anche solo una delle canzoni in gara.

Un appunto anche per Emma Marrone che ha il merito di presentare e quindi (almeno lei) ci risparmia le sue canzoni con "Cuore" che fa rima con "Amore"; 
Emma che canta con la "lisergica" Arisa “Il carrozzone” di Renato Zero per ricordare i cari artisti estinti e che si commuove; 
Emma che vestita da sera sembra goffa, meno ammaliante ma soprattutto sembra vestita al buio (vedi foto in fondo all'articolo); 


Fin'ora questo è stato San Remo (senza citare i "superospiti" e soprattutto Al Bano e Romina che meritano un discorso a parte) che comunque, nel bene e nel male, fa sempre parlare di se perché, che piaccia o no, San Remo fa parte della Storia d'Italia... della Nostra Storia.

...e allora buon San Remo
augurandovi di riuscire a trovarci della bellezza artistica...
perché se San Remo fa schifo significa che la musica italiana fa schifo
e un popolo privato della bellezza dell'arte è un popolo indifeso!

K


Emma e Carlo Conti insieme a Rocho e Arisa
La "liserigica" Arisa
Emma vista da @Iosonolagomma

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