lunedì 14 luglio 2014

"Cinema Sderot": Bufala o verità? Indagine sulla foto degli israeliani che applaudono i bombardamenti su Gaza.

Ormai tutti abbiamo visto questa foto:



Sembra una foto innocente, esseri umani che si godono uno spettacolo di fuochi d'artificio o di eclissi lunare in una calda notte d'estate.

Potrebbe essere davvero qualsiasi cosa... ma di certo c'è che è una foto postata su Twitter il 9 Luglio 2014 dal giornalista danese Allan Sorensen con la disdascalia: 
"Cinema Sderot. Gli israeliani portando sedie sulla collina a Sderot osservano le novità da Gaza. Applaudono quando si sentono esplosioni."




La foto de "Il cinema Sderot" è diventata virale in un battere di ciglia, fra lo sdegno generale e picchi di antisionismo da record. 

Io stesso ho avuto un moto di rabbia non appena l'ho vista ma, prima di dare un giudizio definitivo, ho voluto controllare la veridicità della notizia.

 Sui principali media italiani è escluso trovare fonti imparziali (pochi giorni fa "laRepubblica" apriva on line con il titolo "MISSILI DI GAZA SFIORANO CENTRALE NUCLEARE" tanto per chiarire per chi "tifano") e alla fine ho scavato su Facebook, Twitter e su Youtube in cerca di spunti interessanti.

Naturalmente chi volesse aiutarmi a far luce su questa vicenda è il benvenuto.

Mi sono imbattuto nel Progetto Dreyfus chiaramente in difesa della causa israeliana ed è importante conoscere il loro punto di vista... ma se si seguisse solo la loro voce non si potrebbe fare a meno di essere filo-israeliano: https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus?fref=ts

In merito al cinema Sderot, il Progetto Dreyfus, pubblica un video girato dal giornalista italo-israeliano Alex Zarfati che mostra come in verità quella collina serva da appostamento esclusivo per giornalisti provenienti da tutto il mondo. Non ho trovato il video su youtube ma è visibile cliccando su questo link:


(facendo "l'avvocato del diavolo") Ho pensato che se quel pomeriggio sulla collina c'erano solo giornalisti non è detto che di sera sia frequentato da "voyeur" della guerra.
Ma è stata solo la prima impressione e quindi ho continuato a cercare.

Sempre Alex Zarfati pubblica una foto che lo ritrae sulla collina "del contendere" insieme ad altri giornalisti mentre seduti su un divano guardano verso Gaza. Il fatto che siano giornalisti non si evince dalla fato ma bisogna fidarsi di Zarfati.



Oltre a Zarfati e al Progetto Dreyfus ho trovato pochissime altre smentite e tutte facenti riferimento al Progetto Dreyfus come ad esempio in questo blog:

che inoltre sostiene, senza darne riscontro, che Hamas usi i civili come scudi umani.

In compenso, su un sito d'informazione israeliana, leggo che in verità sono i palestinesi ad andare “al cinema” a vedere i bombardamenti su Israele
ma dovrei fare ricerche ulteriori e quindi, per ora, concentriamoci sul "cinema Sderot".

Invece  a sostegno del giornalista danese, su youtube, trovo questo video francese pubblicato nel 2013 nel quale sono intervistati alcuni israeliani giunti sulla collina di Sderot proprio per divertirsi un po' guardando "i nostri aerei bombardare Gaza" (00'36'')



Sempre volendo proprio fare "l'avvocato del diavolo" si potrebbe pensare che gli intervistati parlano in ebraico e il giornalista traduce in francese... quindi bisogna aver fiducia nella buona fede del giornalista.

Ho trovato pochi quotidiani on line noti che riportano la notizia:
(a caldo) Questa penuria di riverbero fra "la stampa che conta" mi potrebbe far pensare che la storia del "cinema di Sderot" sia vera… ma è solo una battuta.

Sul famoso quotidiano d'informazione on line italiano “Il post” trovo altre foto scattate su quella collina e ciò confermerebbe alla grande la tesi degli applausi alle bombe:

Poi leggo questo tweet con foto di una corrispondente da Gerusalemme del  “Washington Post" 


Il testo recita: "A Sderot: guardando razzi da Gaza... Spectator Sport"
La foto mostra il divano, già visto nello scatto di Zarfati, occupato da diverse persone che guardano verso Gaza, ma il testo cosa vuol dire?  Quello "Spectator sport" cosa vuol dire?...ma soprattutto... perché aspettare dei razzi seduti su un divano?" 
...a meno che non ci sia un refuso e invece di "da Gaza" sia "su Gaza". 

E infine ecco il tweet (con inequivocabile foto di due ebrei) dalla collina di Sderot del giornalista francese (credo!) Albert Elfa:
lui, stupito, scrive: 
"PRONTI A VEDERE CADERE LE BOMBE, INCREDIBILE" https://twitter.com/albert_elfa/status/486504500736188416/photo/1


...e io unisco tutti i puntini:

non so se la foto di Sorensen sia vera, ma ho capito che su quella collina ci sono sia giornalisti (come dimostrano Zarfati e i tweet di cui sopra) che israeliani giunti sul posto per vedere i bombardamenti su Gaza (come è evidente dalle foto che ho raccolto)... se poi gli israeliani osservino i bombardamenti felicitandosene, dispiacendosene o solo per curiosità questo non mi è ancora dato saperlo... e sottolineo "ancora".




Ripeto:
chiunque sia in grado di aiutarmi a smentire o meno questa vicenda non esiti... perché scoprire la veridicità di quella foto sarebbe un'ulteriore sconfitta per tutta l’umanità... al di là di chi abbia torto o ragione.

Grazie

K

PS Ho cercato di essere il più oggettivo possibile... mi auguro di esserci riuscito.

 Ah... ve lo dico con il cuore:

si può sensibilizzare sul conflitto fra Israele e Palestina anche senza postare in continuazione foto di corpi in brandelli o maciullati (senza per altro verificare la veridicità della foto perché molte sono dei falsi conclamati o foto riciclate).

Fatelo solo se siete cooperanti internazionali, volontari di Emergency oppure l'avete scattata voi stessi altrimenti appare solo come un lavaggio di coscienza.
Grazie ma io pubblico queste:









5 commenti:

  1. Io credo che sia vero un po' tutto, le postazioni sono state portate, io credo, dai giornalisti per stare più comodi, poi gli abitanti di sderot ci vanno per guardare i bombardamenti, credo di si, gli abitanti di quella città in dieci anni si sono presi circa 9000 missili sparati da Gaza, forse sono interessati che venga smantellato l' arsenale di Hamas.

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    1. E anche questo è comprensibile. Ogni comportamento, ogni situazione, va contestualizzata, altrimenti si rischia di giudicare senza elementi un qualcosa che umanamente è molto più spiegabile di quello che possa sembrare.

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  2. Gentile blogger, direi tutto sommato di sì, che è stato obiettivo, nei termini in cui può esserlo un qualsiasi essere umano che, in fondo al cuore, una sua idea comunque ce l'ha. Ha ragione di rimproverarmi di non portare prove a supporto di quando dico, cose che leggo ovunque ma, ancora una volta ha ragione, spesso su siti "di parte". Ogni tanto vengono pubblicate prove, filmati, ricordo un servizio in cui proprio dei cittadini di Gaza ammettevano che non gli era permesso fuggire, ma come rintracciarlo? Non dovrei infilarmi in questi discorsi, come ho appena risposto a un commentatore, perché sarebbe opportuno avere tutto il materiale codificato e archiviato, che non ho, non faccio questo di mestiere, solo ogni tanto cedo alla tentazione di dire la mia. Conosco Alex personalmente, e so che quando è stata pubblicata quella foto con questa accusa è andato di persona a verificare: lui non parla a vanvera. Complimenti per la scelta delle foto pubblicate in calce all'articolo: anch'io confido nella pace, e non solo in quelle zone, in questo momento mi pare che il mondo sia sconvolto e mi creda, è per tutte le parti in causa e per tutti quei quadri di guerra che sono costernata. E prego.

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  3. Sull'uso dei civili come scudi umani:

    http://www.rightsreporter.org/ecco-il-manuale-di-hamas-su-come-usare-i-civili-come-scudi-umani/

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  4. Hamas (una disgrazia per tutti) è l'effetto collaterale delle azioni d'Israele.

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