venerdì 23 maggio 2014

Luis Sepulveda e Carlo Petrini: Una meravigliosa idea di felicità per il bene di tutti

Ciao Luis, ciao Carlo

è stato un onore stare seduto alla stessa tavola alimentando la mia anima con le vostre parole:

mi avete incantato con i vostri racconti di vita, di viaggi e di poesia, di utopie realizzabili e di sogni realizzati… e mentre vi ascoltavo ho capito che sono persone come voi che mi fanno continuare ad avere fiducia nell’umanità e a credere in un futuro migliore.

Mi avete spiegato l’arte della lentezza e a fermarmi “come il cavallo che percepisce l’abisso” per riflettere se la strada che si percorre è la migliore possibile per raggiungere la felicità o per lo meno la serenità.



…eh già la felicità… il vostro libro è pregno di felicità: parla di lentezza, gastronomia, bellezza, esperienze, diritti e poesia (“Volevo parlare di un’idea di politica e ho parlato di poesia, ma solo gli stolti non capiscono che sono la stessa cosa.”) che sono tutte componenti inscindibili  per far sì che quell’energia meravigliosa che chiamiamo felicità sia raggiunta.


Grazie a voi sono stato nella profonda Patagonia cilena e ho racconto agli abitanti de “l’isola dei salmoni felici” di come sono la pioggia, le stelle e il vento dalle mie parti e poi sono tornato negli anni’50 per abbracciare i contadini delle Langhe che “portavano a spasso l’acqua” piovana scavando fossi per renderla meno pericolosa.
 
Patagonia cilena
Bra (CN) nelle Langhe
Grazie a voi ho sospirato di nostalgia mentre mi raccontavate di Salvador Allende e dell’Uruguay di "Pepe" Mujica,  e ho conosciuto la fondamentale importanza di “Slow Food” e “Terra Madre” per la vita di ognuno di noi.


Mi avete insegnato a mangiare bene, mi sono innamorato del cibo, del semplice gesto di consumare un pasto, un amore che troppo spesso si dà per scontato. Ho realizzato quante storie d’amore ci sono alle spalle di una pietanza: l’amore del contadino per il suo campo, dell’allevatore che parla all’agnello, del vignaiolo per la sua uva e la storia del viaggio che compiono i frutti della loro passione*… tutte storie che contribuiscono a rendere speciale “Il momento sublime della vita (…) quando alla fine della giornata la famiglia, grande o piccola, si siede a tavola (…) e partecipa alla piccola, enorme narrazione che è il meraviglioso racconto della giornata trascorsa”...
The brave (Pixar)

…e mi è tornato in mente quel che il mio saggio zio mi disse poco tempo fa durante un pranzo di famiglia: “Non dimenticare che, nella nostra parte di mondo, quasi tutti abbiamo la possibilità di essere felici almeno due volte al giorno, ogni giorno, durante il pranzo e la cena
 
Mio zio ed io durante un pranzo felice
quanto ha ragione… ed ecco che ho ritrovato le sue parole fra le vostre pagine: “il cibo e la felicità sono una rete” inscindibile.

E mentre vi leggevo, o meglio vi ascoltavo…  perché  “Un’idea di felicità” è un libro che sembra parlare, mi stavo accorgendo di farlo troppo velocemente, anche se con la più bella delle avidità,  e allora ho rallentato mettendo in pratica quanto avevo appena appreso… per godere di tutta la meravigliosa energia che stavo assorbendo dalle vostre parole.

Non ancora sazio di poesia, di dialogo e di cibo felice

vi abbraccio

K

*Naturalmente questo vale solo per chi mangia biologico... per chi mangia industriale purtroppo... poco amore!



dialogando













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