lunedì 13 ottobre 2014

Nella lotta fra Emis Killa e il mondo stai dalla parte del mondo (e di Michele Monina)


Ho assistito con un misto di divertimento e tristezza allo scambio di tweet fra il rapper Emis Killa e il giornalista, critico e scrittore musicale Michele Monina (non un pirla qualunque… insomma).



Tutto nasce da un articolo che Monina scrisse ad Agosto sul blog che cura per “Il fatto quotidiano”, in cui non nasconde la sua freddezza (chiamiamola così!) nei confronti del rapper di Vimercate. 
Monina è un critico musicale e, da che mondo è mondo, un critico critica ma soprattutto da che esiste il mondo un artista non può piacere a tutti…. ed è forse qui che la questione s’ingrossa:

con molta probabilità l’articolo di Monina ferisce l’orgoglio sia artistico che personale di Emis Killa ed è noto che ogni artista che si rispetti ha un Ego importante*, altrimenti non sarebbe tale... le proprie creazioni hanno lo stesso valore di un figlio e ogni disapprovazione provoca dispiacere.

Purtroppo, in alcuni casi, quell’Ego è fin troppo importante, è così smisurato che qualsiasi critica negativa è presa come uno sfregio alla Divinità, semplicemente non è ammessa e quel dispiacere può mutarsi in terremoti di rabbia.
La rabbia... il rancore rende deboli! Non dimenticarlo mai Signor Killa!

Quindi Monina critica, Monina provoca la discussione, Emis Killa si fa prendere dalla rabbia e risponde con arroganza da noioso bullo di periferia, minacciando conseguenze non ben identificate ma nemmeno troppo velate.



C’è poco da fare i menefreghisti al grido di "chi cazzo è Emis Killa?" perché Emis Killa è l’idolo di migliaia di adolescenti, adolescenti che guardano a lui come a un punto di riferimento... ma se il loro esempio non esita a rispondere a chi lo critica con un “…tu stai attento, stai rischiando” la situazione diventa un po’ preoccupante.

Nei testi rap sembra sempre che il mondo congiuri contro l’artista (perché fa figo, diciamolo... non per altro!) ed Emis Killa non fa eccezione, ma dopo le risposte date a Monina via Twitter è spontaneo pensare che...
“nella lotta fra Emis Killa e il mondo stai dalla parte del mondo”.



Seppur differente, il carteggio virtuale Monina/Killa ricorda molto da vicino un precedente:

la storia narra che nel 1975 il critico musicale Riccardo Bertoncelli, dalle pagine della rivista musicale “Gong”, stroncò senza appello l’album di Francesco Guccini “Stanze di vita quotidiana”, stroncatura che ferì l’ego (di cui sopra) del cantautore di Pàvana. 
La risposta non si fece attendere e fu maestosa! 
Era nato quel capolavoro assoluto che è “L’avvelenata”.



Ora sostituite Monina a Bertoncelli, “Il fatto quotidiano” a “Gong” ed Emis Killa a Francesco Guccini (lo so che quest’ultimo accostamento fa accapponare la pelle) e avrete l’abnorme vuoto culturale  che si è creato in 40 anni:

Guccini scrisse un’opera d’arte immortale dedicata a chi lo criticava, Emis Killa si limita a scrivere tweet minacciosi e patetici, avvalorando la tesi esposta da Monina nel suo articolo e nel suo tweet iniziale che ha scatenato l'ira del rapper milanese e delle dita cinguettanti delle sue seguaci che non hanno esitato a rispondere in stato dei esaltazione religiosa a Monina, difendendo il loro nume e la sua sacralità. 

Questi non sono altro che una piccola parte... e nemmeno dei più incazzati!

Nulla di personale Emiliano ma a 'sto giro non hai centrato la tazza fra'!

A proposito… il titolo di questo articolo è una citazione riveduta di un Grande della musica di tutti i tempi… Frank Zappa, uno che ha insegnato la Fantasia al mondo e che non sarebbe male se anche i fan (fanatici) di Killa conoscessero...



...ciao

K

PS Anch’io sarei molto più felice se mio figlio a 13 anni si facesse rapire dai Police piuttosto che da Emis Killa! 
...ma questo è soggettivo!





Guccini e Bertoncelli (maglia gialla) allo stesso tavolo.
La storia narra che la loro diatriba finì fra vino e musica a casa Guccini
e che tutt'ora i due siano amici.


Alcuni libri del prolifico Michele Monina:






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