martedì 23 febbraio 2016

I funerali di Umberto Eco: una festa in onore di una leggenda della letteratura


Si racconta che i funerali di Umberto Eco furono fra i migliori che un essere umano potesse desiderare...
si dice che giunsero a migliaia per rendere omaggio a chi aveva arricchito l'anima dell'umanità con il suo pensiero illuminato e con libri di somma fattura.

Alle esequie presenziarono delegazioni da Alessandria, Torino e Bologna, da Oxford e da Nimenga in Olanda, perfino da Porto Alegre in Brasile e dal Chiapas in Messico. 
Non mancarono i familiari, gli amici e i colleghi e soprattutto fu lieta la presenza dei suoi allievi, non solo coloro a cui aveva insegnato, ma tutti quelli che si erano cibati delle sue parole e pure chi ne avrebbero tratto giovamento in futuro.

Qualcuno giurò di aver visto Guglielmo da Baskerville e Adso da Melk sedere a un tavolo all'aperto di un bar di piazza Castello, e innalzare due bicchieri di whisky al cielo quando passò il feretro.
Altri dissero di aver incontrato Dylan Dog e Groucho Marx soffermarsi davanti allo studio del semiologo, a pochi metri dal Castello Sforzesco, dove si stava tributando il solenne saluto al Professore. 
Ma se si fosse guardato con attenzione fra la folla presente, si sarebbe riconosciuto Andrea Pazienza fumare una sigaro in disparte, oppure si sarebbero notati Casaubon, Belbo e Diotallevi confabulare sottovoce; invece Simone Simonini fece molta attenzione a camuffarsi fra i presenti per rendersi irriconoscibile, ma nemmeno lui volle mancare.
Berengario da Arundel e Malachia da Hidesheim furono scelti come rappresentati del monastero de “Il nome della rosa”
C'è chi afferma di aver intravisto Jaques de Molay affacciarsi da una delle finestre del Castello e chi di aver udito sospirare Baudolino in una dei saloni della dimora sforzesca.
Furono avvistati anche James Joyce, Blaise Pascal e Tommaso d'Acquino... silenziosi ma quasi sorridenti per la gioia di poter aver l'eccezionale eloquenza di Eco tutta per loro.

Fu quasi una festa in onore della bibliografia e della letteratura,
un inno per questo Professore di semiologia che della sua Arte letteraria aveva fatto una spada da brandire contro le tenebre della ragione.

Addio Maestro e grazie per avermi insegnato a pormi domande e ricercare risposte.


K

Per una cronaca un po' più veritiera:

Guglielmo da Baskerville e Adso da Melk

Il figlio di Umberto Eco




Elisabetta Sgarbi de "La nave di Teseo", casa editrice recentemente
fondata da Eco

Benigni con la famiglia di Eco





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